Lo sport italiano cambia volto. Il nuovo Presidente del Coni è Giovanni Malagò, romano di 53 anni e Presidente del Circolo Canottieri Aniene, che prende il posto di Gianni Petrucci. Un’elezione a sorpresa visto che alla vigilia era favorito Raffaele Pagnozzi, storico segretario del Comitato Olimpico Nazionale.
La vittoria di Malagò arriva con soli cinque voti di scarto, 40 a 35, segno che il mondo dello sport è stato indeciso fino all’ultimo sulla scelta di voltare pagina o meno. Andare avanti con Pagnozzi sarebbe stata la scelta della continuità (molti lo vedevano come un Petrucci bis) mentre Malagò rappresenta la scelta di un cambiamento radicale visto come nei suoi programmi spesso si è parlato di un ruolo più attivo dei privati nello sport.
Il programma. Mentre Pagnozzi nel discorso precedente il voto ha scelto di concentrarsi sui punti cardine, Malagò ha scelto un discorso che possiamo considerare il suo manifesto. Tre parole chiave: fiducia, protagonista e coraggio. La fiducia reciproca chiesta al momento della candidatura, il voler rendere protagonisti dello sport gli attuali membri del Consiglio Nazionale e il coraggio di essersi esposto mettendoci la faccia.
Eletta anche la nuova giunta. Tre componenti a favore di Malagò – appartenenti a federazioni di sport non proprio di massa… – : Franco Chimenti (Fig, federazione italiana golf), Luciano Buonfiglio (Fick, federazione italiana canoa e kayak) e Giorgio Scarso (Fis, federazione italiana scherma) mentre Giancarlo Abete (Figc) e Paolo Barelli (Fin, federazione italiana nuoto) sono invece membri di giunta vicini allo sconfitto. In quota dirigenti eletti Fabio Pigozzi e Sergio Anesi.
Chimenti e Scarso sono stati poi nominati rispettivamente vicepresidente vicario e vicepresidente.
Come rappresentanti degli atleti la scelta degli elettori è ricaduta su Alessandra Sensini e Fiona May (nella foto a sinistra con il nuovo presidente).
Cosa cambia. “Considero questa carica la più importante nel nostro Paese, farò di tutto per onorarla”, queste le parole di Malagò subito dopo l’elezione. Poi in conferenza stampa i retroscena del voto “Sono partito da zero, ho giocato questa partita in modo chirurgico, voto dopo voto, e sono sempre stato conscio della mia forza elettorale”. Tra i punti del programma c’è quello di puntare sull’educazione sportiva nelle scuole e la fusione tra il Coni e il Cip (Comitato paralimpico), uno dei punti in comune con il suo avversario. Il neo-presidente ha anche parlato dello stato degli impianti italiani definito disastroso e della situazione della giustizia sportiva che “dovrà essere affrontata da tecnici con la massima attenzione”.
Passione per lo sport. Giovanni Malagò non ha mai nascosto la sua passione per lo sport. Presidente del Circolo Canottieri Aniene è stato giocatore di calcio a5 a livello agonistico vincendo tre titoli italiani conla Roma RCB e partecipando ai mondiali del1986 in Brasile. Come dirigente a livello sportivo ha ricoperto vari incarichi: è stato Presidente del Comitato organizzatore degli Internazionali di Tennis, Presidente della Virtus Roma di basket di cui era già stato amministratore delegato, Consigliere delegato alla Figc per i 100 anni della Federazione, dal 2001 al 2003 e dal 2009 membro della giunta esecutiva del Coni e Presidente del Comitato organizzatore dei Mondiali di nuoto a Roma nel 2009. Proprio nel2009 in qualità di responsabile del circolo “Acqua Aniene” era stato indagato nell’indagine su presunti abusi edilizi in 15 circoli sportivi privati della Capitale coinvolti nei mondiali di nuoto.
Domenico Cavazzino