Fioccano i sondaggi, in vista delle prossime elezioni europee, del 25 maggio. Per i partiti italiani non si tratta solo del rinnovo del Parlamento europeo, ma di una importante verifica: il prossimo 25 maggio, infatti , il PD di Renzi sarà alle prese con il primo confronto diretto con l’elettorato, FI, invece, deve affrontare la bufera dell’incandidabilità di Silvio Berlusconi, mentre il Movimento 5 Stelle continua a guadagnare terreno. Le rilevazioni fatte dai vari istituti sembrano concordare, anche se con delle, più o meno lievi, flessioni. Il PD risulta essere in testa, seguito a ruota dal Movimento 5 Stelle, chiude il podio con un distacco significativo FI.
Secondo gli ultimi dati forniti da Agorà/Ixé in poco più di una settimana i democratici sono passati dal 32,8% al 32,1% mentre Grillo sale dal 25,8% al 27,4%, in calo, invece, Forza Italia dal 18% al 17,5%. Guadagna qualche punto rispetto ai rilievi precedenti la Lista Tsipras dal 3,9% al 4,1%. Scende anche l’astensione, comunque molto alta: dal 45% al 43%.
Nella rilevazione condotta da Ipsos per il “Corriere della Sera”, invece il Partito democratico si attesta al 34,9% distaccando il Movimento 5 Stelle e Forza Italia, fermi rispettivamente al 21,6% e al 19%. Distanti ma comunque sopra la soglia di sbarramento Ndc-Udc 6,3%, Lega 5,4% Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale 4,1% e Svp 0,5%. Non bastano, però, il 3,1% della Lista Tsipras e il 3,2% di Scelta Europea. Secondo i dati rilevati da Epoké la Lista Tsipras, invece, supererebbe lo sbarramento con il 6,1%, preceduta da Lega Nord 6,8%, Nuovo Centro destra e UDC con il 6,2%. Il sondaggio inoltre conferma il Pd come prima forza del paese al 29,1%, secondo al 22,3% il Movimento 5 Stelle e terza FI al 15,9%. A chiudere, senza seggi, Scelta Civica al 3,8%, SEL al 3,2% e Fratelli d’Italia al 2,6%. Resta costante l’astensionismo, compreso tra il 48 e il 42%, dato che dovrebbe far riflettere e preoccupare tutte le forze politiche.
Cesare Bifulco