Boom della Lega e calo dei Cinque stelle. È quanto emerge da un sondaggio realizzato da Ipsos sulle intenzioni di voto, pubblicato dal Corriere della Sera.
La Lega. A livello nazionale il partito di Matteo Salvini ottiene il 33,8% delle preferenze, quasi il doppio rispetto al risultato delle scorse elezioni del 4 marzo. È nel nord est che si riscontra il maggior numero di consensi, toccando quota 48%, pur considerando i malumori sollevati dal mondo imprenditoriale, sia per il decreto dignità sia per il Def. Bene anche al sud, dove il Carroccio cresce attestandosi tra il 22 e il 25% rispetto allo scorso 4 marzo, quando avevano raggiunto solo il 16%.
I risultati della Lega, spiega Luca Comodo, che dirige la divisione politico-sociale di Ipsos, possono essere attribuiti alla “moderazione” su alcuni temi caldi come la manovra economica, i mercati e i rapporti con l’Ue, discostandosi dai “toni più radicali di Salvini e Di Maio”.
Forza Italia. La formazione guidata da Silvio Berlusconi fornisce alla Lega il bacino elettorale maggiormente saccheggiato. Come già evidenziato in tendenza dal voto della scorsa primavera Salvini prende il sopravvento totale all’interno della coalizione di centrodestra. FI si attesta al 7,8% come dato nazionale, perdendo il 6,2% sulle politiche del 4 marzo.
Movimento 5 stelle. Il partito di Di Maio, 28,5% complessivo, è invece in calo ovunque e perdendo quasi sette punti in percentuale nel settentrione, dove i pentastellati pagano probabilmente la gestione della vicenda del ponte Morandi a Genova e le numerose incertezze sul reddito di cittadinanza. Nel Mezzogiorno però rimangono leader indiscussi e il loro consenso resta sopra al 40%, pur registrando una lieve flessione.
Il Pd. Sul fronte dell’opposizione registra piccoli progressi il Pd. Il partito guidato da Maurizio Martina ha avuto una breve risalita a livello nazionale, dopo la manifestazione del 30 settembre scorso, ma nei sondaggi raccoglie scarsi consensi (17,1%) anche rispetto a quelli dello scorso 4 marzo.