HomeCronaca “Sole vento e mare per le isole minori e le aree marine protette italiane”: sulla nave Vespucci al via la nuova edizione del concorso

“Sole vento e mare per le isole minori e le aree marine protette italiane”: sulla nave Vespucci al via la nuova edizione del concorso

di Giulia Prosperetti21 Giugno 2013
21 Giugno 2013

 

Sole, vento e mare. In tre parole l’energia del futuro, che deve essere rinnovabile e con una particolare attenzione alla tutela del paesaggio.

Questo il tema al centro del concorso internazionale di idee “Le energie rinnovabili per le isole minori e le aree marine protette” promosso dall’associazione Marevivo  con la partecipazione di GSE (Gestore dei Servizi Energetici), ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), CITERA (Centro di Ricerca Interdisciplinare Territorio Edilizia Restauro Ambiente),  l’Università di Roma La Sapienza, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Ministero dell’Ambiente, presentato ieri con un convegno al Porto di Civitavecchia. A ospitarlo una location d’eccezione: la Nave Scuola Amerigo Vespucci, già testimonial di diverse campagne organizzate da Marevivo.

“La ricerca di idee per sviluppare in modo sostenibile l’utilizzo delle energie rinnovabili nel rispetto del paesaggio è una sfida che richiede creatività e competenze tecnologiche. E le isole italiane sono veri e propri laboratori naturali dove poter sperimentare e sviluppare concretamente politiche ispirate alla sostenibilità, nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio mediterraneo”. E’ l’ecomessaggio consegnato dalla Presidente di Marevivo Rosalba Giugni al Comandante della Vespucci, Curzio Pacifici. Al veliero della Marina Militare, che domani partirà da Livorno alla volta di Inghilterra, Spagna, Portogallo, Germania, Olanda e Belgio, il compito di diffonderlo nel mondo durante il suo viaggio.

La Marina Militare, quest’anno partner del concorso aperto a architetti, ingegneri e designer, patrocina il premio dedicato alla nuova sezione dedicata ai fari e che si aggiunge alle categorie: mobilità sostenibile, aree portuali, illuminazione pubblica ed edifici.

«Quale miglior testimonial della Vespucci che trae dal vento l’energia per muovere 2600 mq di veliero, 400 tonnellate di peso e oltre 400 persone». E’ stato il commento del Comandante Curzi che ha moderato l’incontro.

E se il tema dell’energia rinnovabile per le isole può sembrare di nicchia bisogna ricordare che ogni cittadino paga sulla bolletta una quota per compensare l’inefficienza nella produzione di energia nelle isole.

«La sostenibilità ambientale e l’utilizzo delle energie alternative sono tra i temi dominanti che l’Unione Europea sta mettendo in campo per produrre più di due milioni di posti di lavoro e per far rinascere la nostra Italia». Marco Flavio Cirillo, Sottosegretario del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare si è mostrato particolarmente coinvolto nel trattare l’argomento ricordando le diverse soluzioni per lo sviluppo sostenibile attuate quando era sindaco di Basiglio.

E nuovi stimoli nel campo delle energie rinnovabili partono proprio da Civatecchia, sede dell’incontro. «L’obiettivo è rendere il porto stesso una fonte di energia alternativa» ha detto il sindaco Pietro Tidei  presentando il progetto “Rewec3”: una diga foranea, attualmente in costruzione, in grado di convertire il moto ondoso in energia elettrica. A proposito di ambiente il sindaco di Civitavecchia si è poi concesso un fuori programma sulla questione Concordia: «L’idea che questa nave debba andare a essere raddrizzata a Palermo per poi essere smantellata in Turchia è assurdo. Il Porto più vicino è Civitavecchia, qui abbiamo tutte le competenze necessarie. Nasce da una tragedia ma è un’occasione che può dare lavoro a molta gente per almeno due anni».

«Lo stile e le capacità italiane sono unici al mondo e rappresentano lo strumento per poter rispondere alle sfide dei mercati globali». Carlo Tricoli, responsabile per l’Unità Centrale Studi e Strategie Enea, ha messo l’accento sull’importanza di valorizzare le competenze e la tradizione del nostro Paese.

 Un esempio è il progetto vincitore della prima edizione del concorso, che andrà in produzione a partire da ottobre. Si tratta di pietre, tegole e legno fotovoltaici che possono essere installati in centri storici o in contesti naturali al posto dei classici e antiestetici pannelli.

Giulia Prosperetti

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