MILANO – “Ci vorrà tanta pazienza, tanta forza, ma Sofia l’ha già fatto e tornerà”. Il Presidente della Commissione Medica della Federazione Italiana Sport Invernali, dottor Andrea Panzeri, ne è certo. A rassicurare, la notte di riposo dopo l’intervento di riduzione della frattura scomposta a tibia e malleolo a cui la campionessa si è sottoposta a seguito della caduta durante l’allenamento a Pontedilegno. L’atleta bergamasca comincerà martedì la fase passiva di fisioterapia per poi essere dimessa nei prossimi giorni.
L’infortunio e l’operazione
L’azzurra si è infortunata lunedì mattina sulla pista di Temù, in provincia di Brescia, in un allenamento in vista del prossimo appuntamento di Coppa del mondo a Soldeu, in Andorra. Colpa di uno sci incastrato, che ha portato la finanziera ad un nuovo incidente. In una curva lo sci ha agganciato una porta, che la Goggia ha inforcato per poi cadere. Sin da subito l’infortunio è apparso molto grave.
Un presagio confermato dai successivi esami strumentali, che hanno decretato la frattura articolare scomposta pluriframmentaria del pilone tibiale. Da qui il trasferimento al Sant’Ambrogio di Milano, per l’applicazione di una placca con sette viti a tibia e perone. “Un altro infortunio che interrompe la mia rincorsa ad una nuova Coppa del mondo di discesa – ha dichiarato la sfortunata campionessa bergamasca prima di entrare in sala operatoria -, ma anche stavolta saprò rialzarmi”.
Recupero più lungo: in forse la gara di marzo
Stavolta Super-Sofi dovrà però frenarsi dal ritorno in pista a poche ore dall’operazione. Goggia dovrà rispettare i tempi di guarigione biologica, con un periodo di riposo e scarico di circa 40 giorni. Solo dopo la fuoriclasse potrà cominciare la parte più attiva della fisioterapia, che comunque sarà avviata in settimana. Elementi che rendono sempre meno probabile un rientro il 24 marzo per l’ultima gara della Coppa del mondo, in cui la bergamasca è attualmente al comando.