Dal thriller all’azione, passando per i ritratti. Cresce l’attesa per i film in uscita sul grande schermo. Da domani nelle sale italiane farà il suo esordio “Snowden”, biografia diretta dalla regia di Oliver Stone. Barricato in una stanza d’hotel ad Hong Kong nel 2013, il ventinovenne Edward Snowden, interpretato da Joseph Grdon-Levitt, è l’uomo responsabile di una delle più grandi operazioni di hackeraggio dei sistemi di sicurezza americani. Il giovane decide di rivelare alla stampa dati, documenti e programmi elaborati e raccolti dal governo degli USA, in violazione dei diritti dei singoli cittadini. Costretto a lasciare la donna che ama, lotterà fino all’ultimo per i suoi principi.
Per gli appassionati dell’azione, sempre da giovedì 24 novembre verrà proiettato “Mechanic: resurrection”, sequel di “Professione assassino”. Con la regia di Dennis Gansel, il poliedrico Jason Statham si cala a meraviglia nelle vesti di Arthur Bishop, l’assassino più temuto al mondo ormai lontano dalla malavita. La redenzione di Bishop, tuttavia, viene meno all’improvviso, quando ricompare il suo peggior nemico di sempre, intenzionato a sequestrare la sua compagna. Per difendersi Bishop ricorre, ancora una volta, al suo passato da killer, cercando di far apparire come casuali tutti gli omicidi compiuti.
Bisognerà attendere ancora un po’, invece, per il ritorno al cinema di Tom Hanks. Dopo il successo di “Inferno”, l’attore americano, a partire dal 1 dicembre, vestirà i panni del pilota-eroe della Sullenberger, abile nel salvare tutti i passeggeri a bordo del suo aereo in avaria. La pellicola, ispirata a una storia realmente accaduta, ha già ottenuto gli elogi della critica. E’ il 15 gennaio 2009, un aereo della US Airways decolla dall’aeroporto newyorkese di La Guardia, ma dopo appena due minuti di volo viene colpito da uno stormo di oche. L’urto danneggia i motori e il capitano, seguendo l’istinto, tenta un ammaraggio sul fiume, riuscendo nell’impresa di salvare equipaggio e passeggeri. Nel film, nonostante il “miracolo”, Sully è chiamato a rispondere dell’ammaraggio davanti al National Transportation Safety Board, rischiando posto e pensione, con tutto quello che ne può derivare a livello personale e professionale.