ROMA – Torino si classifica al primo posto della classifica del rapporto annuale di Legambiente “Mal’Aria di città 2023: cambio di passo cercasi” per la lotta allo smog.
Nell’ultimo anno sono state 29 su 95 le città che hanno superato i limiti quotidiani di polveri sottili Pm10. Secondo Legambiente le città che devono attuare misure urgenti sono Torino e Milano con una riduzione del 43% per il Pm10. Monza invece risulta la città con più presenza di NO2 (biossido di azoto) in Italia con un calo obbligatorio del 60%.
Intanto la Società Italiana di Medicina Ambientale ha affermato che l’Italia è il primo paese in Europa per morti attribuibili all’inquinamento atmosferico con 80mila decessi prematuri all’anno.
Possibili soluzioni al problema ambientale e sanitario
“L’inquinamento atmosferico non è solo un problema ambientale, ma un problema sanitario di grande importanza” ha dichiarato Stefano Ciafani, il presidente nazionale di Legambiente, che ha poi ribadito la necessità di tutelare: “la salute dei cittadini, introducendo politiche efficaci ed integrate che incidano su diversi fonti di smog”.