HomeCronaca Sisma, danni per due miliardi di euro. 500 milioni dalle misure decise dal CdM

Sisma, danni per due miliardi di euro. 500 milioni dalle misure decise dal CdM

di marco.potenziani31 Maggio 2012
31 Maggio 2012

A due giorni dalla scossa che ha devastato l’Emilia Romagna, drammatica la conta dei danni mentre il numero dei decessi è salito a 17. Nella notte registrata una trentina di scosse e il numero degli sfollati è salito a 14mila. Dopo le polemiche sul crollo dei capannoni, il Consiglio dei ministri ha elaborato un pacchetto di provvedimenti tesi a rispondere all’emergenza e a rilanciare l’economia della Regione. 
Diciassette morti e circa 400 feriti, questo il bilancio di vite umane del sisma emiliano. La terra ha tremato ancora nel corso della notte e le scuole sono state chiuse anche a Bologna e Modena per motivi di sicurezza. I vigili del fuoco sono presenti sul posto con più di mille uomini e 300 mezzi e la protezioni civile ha installato tendopoli per 8mila posti in oltre 46 strutture. Molti degli sfollati potrebbero già rientrare in casa ma preferiscono non farlo per paura di nuove scosse. L’area interessata dal sisma registra una forte densità di centri abitati; Mirandola e Finale Emilia furono gli epicentri delle scosse del 20 maggio e di martedì scorso. Le tendopoli più grandi sono sorte tra Medolla, Cavezzo e San Felice Panaro. 
Impressionanti i dati dei danni all’economia. Colpite 103 aziende del settore biomedicale con 900 milioni di danni, a rischio il posto per 5mila dipendenti per un giro di affari da 800 milioni di Euro. Cento le aziende della ceramica per un totale di 20 mila dipendenti e danni per 120 milioni. Duramente colpite anche le 200 aziende dell’agroalimentare con 500 milioni di danni ad un indotto vertiginoso da 6,2 miliardi (di cui 1,2 solo nella provincia di Modena e Ferrara). Danni di entità minore alla meccanica (Ferrari) e al tessile.
Le misure adottate del governo riguardano vari capitoli di spesa. E’ stato concesso alle amministrazioni di svincolarsi dagli impegni dal patto di stabilità con eccezioni entro un certo limite e per la sola ricostruzione. Il decreto legge prevede poi la concessione di contributi a fondo perduto per la ricostruzione e riparazione delle abitazioni danneggiate dal sisma, per la ricostruzione e la messa in funzione dei servizi pubblici (in particolare le scuole), per gli indennizzi alle imprese e per gli interventi su beni artistici e culturali. Il tutto è garantito da un apposito fondo di un miliardo di euro per il prossimo biennio. Impopolare è risultata l’applicazione di un accisa di 2 centesimi al litro alla benzina, dalla quale dovrebbero arrivare 500 milioni di euro. In elaborazione anche misure comunitarie per l’agroalimentare e l’agricoltura.
 I geologi non escludono ulteriori scosse. Gli esperti studiano anche gli anomali “vulcanelli” generati dal sisma dai quali è emersa sabbia umida. Tali fenomeni, che presentano l’ulteriore rischio di rendere instabile il terreno compromettendo anche i fabbricati rimasti illesi, si verificano quando un movimento tellurico colpisce un terreno umido e sabbioso. Il fenomeno, unico in Italia a memoria d’uomo, ha creato problemi alle fondazioni di alcuni edifici, come spiegano i tecnici accorsi in massa a studiarlo, ma si è verificato anche nei campi e in centri abitati. Per questo è stato stilato un programma di indagini geologiche, geotecniche e geofisiche, che coinvolgerà i più importanti enti scientifici italiani. Gli esperti si dimostrano ancora incerti sulla durata dello sciame sismico. L’evento tellurico presenta una sismicità a grappolo che può avere ancora una durata lunga e con possibili repliche simili se non superiori a quella principale.

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