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Siria, trovato l’accordo all’Onu sulle armi chimiche. Scongiurato per ora l’attacco Usa

di Alessandro Filippelli27 Settembre 2013
27 Settembre 2013

Accordo raggiunto sulle armi chimiche siriane. Dopo una lunga maratona negoziale, ieri i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu hanno preparato un documento da votare nel quale si chiede alla Repubblica araba siriana di rinunciare ad usare, produrre, acquistare o trasferire qualsiasi tipo di arma chimica. La risoluzione nasce da un compromesso tra gli Stati Uniti, appoggiata da Francia e Gran Bretagna, la Russia e la Cina. Stasera il documento dovrà essere votato al Consiglio di Sicurezza al completo, ovvero, anche dagli altri dieci stati membri che non hanno il seggio permanente. In Italia saranno le due di notte.   
Uso della forza non automatico. Un accordo che fino a due settimane fa sembrava impensabile. Il testo sancisce perentoriamente che le procedure sul disarmo chimico dovranno essere rispettate e Damasco dovrà cooperare pienamente. Ma Assad si dice prontissimo a rispettare l’accordo, anche se “la minaccia di attacco americano non è del tutto svanita”, ha detto il raìs in un’intervista rilasciata a una tv venezuelana. Punto centrale del dibattito sulle diplomazie è il capitolo VII della Carta dell’Onu, che autorizza un intervento militare in caso di violazione della deliberazione. Se ci sarà una violazione delle regole, potranno essere contemplate misure previste dal Capitolo VII, in altre parole significa che, per preparare un attacco, ci vorrà una nuova risoluzione.
Se nelle scorse settimane i russi avevano posto il loro veto, la posizione di Mosca sembra essersi ammorbidita negli ultimi giorni. In un’intervista al Washington Post, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha parlato dell’incontro avuto con John Kerry due settimane fa: durante il vertice, i due hanno concordato che avrebbero “risposto in modo molto serio all’uso di armi chimiche in Siria da parte di chiunque e che tali questioni sarebbero state sottoposte al Consiglio di sicurezza sotto il Capitolo VII”. E ha specificato: “L’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opcw) ha messo a punto una bozza di risoluzione che io e John Kerry abbiamo approvato a Ginevra lo scorso 14 settembre, che sarà lo strumento principale per risolvere il problema delle armi chimiche in Siria”.
Passi avanti fronte Iran. Oltre ai progressi sul fronte siriano, l’assemblea generale delle Nazioni Unite segna passi avanti tra Iran e Stati Uniti. L’obiettivo dell’Iran è raggiungere entro un anno un accordo con la comunità internazionale sui nodi del suo programma nucleare, ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif, nell’incontro a due col segretario di stato americano Kerry, prima, e in quello allargato ai cinque più uno, subito dopo. Per Zarif bisogna passare al più presto dalle parole ai fatti.

Alessandro Filippelli

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