Sono 333 le persone uccise nel solo mese di febbraio nel conflitto armato in atto in Siria da ormai più di 10 anni. È quanto riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani che si avvale di una fitta rete di collaboratori sul territorio. Il bilancio parla di 161 vittime civili, tra cui 34 bambini e adolescenti e undici donne. Tra i civili, 45 sono stati uccisi sotto tortura nelle carceri governative e altri 33 sono morti in seguito all’esplosione di mine e altri ordigni bellici. Altre venti persone, di cui tre donne e cinque minori, sono state uccise in scontri armati non direttamente legati al conflitto ma causati dalla crescente tensione sociale. Tra i militari e i miliziani, per lo più dell’Isis, del Pkk curdo e combattenti anti-regime, le vittime contate sono 172.
Intanto, l’aviazione russa ha condotto nuovi raid aerei contro postazioni di miliziani jihadisti nella Siria centrale. Lo riferisce l’Osservatorio, secondo cui i nuovi attacchi sono avvenuti nelle ultime ore a sud di Raqqa.