Civili massacrati dall’Isis. I loro cadaveri sono stati ritrovati nella città siriana di Qaryatayn, nella provincia centrale di Homs. Lo rende noto l’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Oshd) che parla di 116 cadaveri. Per il Comitato locale degli attivisti di Palmira, 35 dei civili uccisi sarebbero stati vittime di vere e proprie esecuzioni sommarie.
La strage sarebbe avvenuta nel corso delle tre settimane durante le quali l’Isis ha occupato la città, dal primo ottobre a sabato scorso. Secondo l’Osservatorio, almeno 52 persone sono state giustiziate per aver cooperato con le forze governative. “In un periodo di venti giorni l’Isis ha ucciso oltre 116 civili in omicidi di rappresaglia, accusandoli di collaborare con le forze del regime”, ha affermato Rami Abdel Rahman, responsabile dell’Oshd.
A seguito della liberazione di Raqqa avvenuta nei giorni scorsi però, il presidente americano Donald Trump si dice ottimista: “La fine del califfato dello Stato islamico è in vista”. Per il tycoon, “la sconfitta dell’Isis a Raqqa rappresenta un passo avanti cruciale nella nostra campagna mondiale per sconfiggere lo Stato islamico e la sua ideologia malvagia”.