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Siria, morti altri 13 civili
nel massacro della Ghouta
tre di questi sono bambini

La Russia appoggia il regime di Assad

con l'invio dei nuovi caccia SU-57

di Antonio Scali22 Febbraio 2018
22 Febbraio 2018

I bombardamenti continuano a martoriare la regione della Ghouta orientale, l’area vicino a Damasco in mano ai ribelli siriani. Questa mattina altri tredici civili, tra cui tre bambini, hanno perso la vita a seguito dei raid compiuti dalle milizie pro Assad. A riferirlo è l’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus). In particolare, secondo l’ong, i bombardamenti hanno colpito Duma, la principale cittadina della Ghouta, a una quindicina di chilometri dalla capitale.

Le vittime di oggi vanno ad incrementare un bilancio divenuto ancor più drammatico nelle ultime due settimane, da quando cioè le forze governative siriane hanno intensificato i bombardamenti aerei e di artiglieria, in vista probabilmente di un’offensiva di terra. Secondo l’Onu, sono oltre 350 i morti e quasi 900 i feriti del massacro della Ghouta. A ciò si lega poi il dramma dei superstiti: nell’enclave vivono infatti circa 400mila civili, che necessitano di acqua, viveri e medicine.

Una vera e propria emergenza umanitaria, evidenzia Medici senza Frontiere, denunciando come in soli tre giorni tredici ospedali, tra quelli supportati dall’ong, siano stati danneggiati o distrutti. Msf ha sottolineato inoltre che “le strutture hanno terminato completamente le scorte di sacche di sangue, anestetici e antibiotici endovenosi, fondamentali per i principali interventi chirurgici”.

Sul fronte geopolitico, intanto, la Russia sarebbe pronta a dare un concreto contributo alle forze di Assad. Secondo quanto riporta il sito online Meduza – che riprende il video pubblicato su Twitter dal blogger Wael Al Hussaini – Mosca avrebbe dislocato nella sua base siriana di Khmeimim due caccia SU-57 di quinta generazione. È la prima volta che questi aerei vengono utilizzati attivamente. La Russia avrebbe inoltre inviato quattro jet SU-35, 4 SU-25 e un aereo da ricognizione A-50U: si tratta dei pezzi più pregiati delle forze aeree russe in Siria. Per ora, però, il Ministero della Difesa russo non ha commentato.

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