In Siria aumenta il numero dei civili costretti a scappare dalla guerra. Sono ormai settantamila gli sfollati obbligati ad abbandonare le loro case nel nord-ovest del Paese, a causa dei bombardamenti aerei russi e governative siriane. Lo riferiscono i media siriani in contatto con l’Ufficio per il coordinamento umanitario dell’Onu. Si tratta soprattutto di anziani, donne e bambini, costretti ad accamparsi all’area aperta, durante il freddo inverno siriano.
Una crisi umanitaria che potrebbe continuare a crescere e rendere critica la situazione nell’Idlib, da anni fuori dal controllo di Damasco e roccaforte di milizie anti-regime e dove l’Onu stima siano in tre milioni i civili bisognosi d’aiuto.
La popolazione civile continua a essere fortemente colpita dal conflitto. Secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani, anche nella giornata di ieri, 12 persone sono state uccise dagli attacchi aerei dell’aviazione russo-siriana nella regione di Maarat an Numan, la zona più colpita dai bombardamenti, dove negli scorsi giorni in 24 avevano perso la vita.