In Siria si attendono aiuti umanitari dopo i bombardamenti degli ultimi giorni. Un convoglio, guidato dalla Croce Rossa, è entrato oggi nella Ghouta orientale, l’enclave alle porte di Damasco controllata dai ribelli. Il via libera arriva dopo il permesso delle autorità governative. Lo ha comunicato l’ufficio per gli affari umanitari delle Nazioni Unite.
Lo stesso portavoce Onu Ali al-Za’tari ha comunicato che le operazioni nell’area colpita potrebbero terminare non prima della notte. Nel convoglio sono previste scorte di cibo e di medicinali per 27 mila persone. I camion arriveranno a Wafidin, un campo profughi vicino al corridoio umanitario nei pressi di Ghouta, dove si trova un checkpoint del regime.
Intanto continuano gli spargimenti di sangue nella zona ribelle. Stanotte altri 14 civili sono stati uccisi in nuovi bombardamenti. L’Osservatorio nazionale per i diritti umani dell’Onu rivela che sono stati sganciati barili bomba sulla Ghuta Orientale. Sale così a 709 il bilancio dei civili uccisi dagli attacchi russo-siriani.