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HomePolitica Sicurezza, verso lo scudo penale per gli agenti. Minniti: “Attacchi inaccettabili”

Sicurezza, pressing Viminale
Spunta lo scudo penale
per i poliziotti

L'intervista di Minniti a La Repubblica

"Gravi gli attacchi alla polizia"

di Valerio Francesco Silenzi14 Gennaio 2025
14 Gennaio 2025

Scontri tra manifestanti e forze dell'ordine durante la manifestazione per Ramy Elgaml, nel quartiere di San Lorenzo a Roma | Foto Ansa

ROMA – Sulla scia dei disordini innescati dalla morte del giovane Ramy Elgalm, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dato mandato al sottosegretario Alfredo Mantovano di studiare un decreto a favore degli agenti che intervengono nelle piazze. Una sorta di “scudo” penale per assicurare loro maggiori garanzie legali. La norma dovrebbe servire ad evitare un’iscrizione automatica al registro degli indagati in caso di “atto dovuto”.

Per Palazzo Chigi questo provvedimento potrebbe avere la forma di un decreto o essere inserito con un emendamento in un disegno di legge già in Parlamento. Non però nel ddl sicurezza. Secondo il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, questo provvedimento sarà “un quadro normativo che porrà anche delle importanti tutele aggiuntive al lavoro complicato delle forze dell’ordine”

Sulla questione sicurezza è intervenuto a La Repubblica anche l’ex ministro degli Interni Marco Minniti. “Gli attacchi alle forze di polizia così come quello alla sinagoga di Bologna sono inaccettabili e ingiustificabili. Perché in una democrazia deve esserci libertà di espressione anche per le posizioni più radicali. Però c’è un limite che non può essere superato: la violenza”, sostiene il presidente della Fondazione Med-Or.

Secondo Minniti si dovrebbe entrare in contatto con la quotidianità della gente, senza ridurre tutto all’ordine pubblico. Per fare questo non sarebbe sufficiente una macchina della polizia nel centro di una piazza, ma “c’è bisogno che quella piazza sia sufficientemente illuminata, che ci siano politiche sociali, urbanistiche serie e mirate – conclude – È necessario rilanciare una nuova stagione dei patti per la sicurezza che consentano allo Stato e ai sindaci di lavorare insieme”.

In chiusura anche un suo pensiero sulle proteste a Roma e Bologna innescate dalla morte di Ramy. Secondo lui l’inasprimento delle pene è superfluo perché se i criminali non vengono arrestati diventa inutile parlare di sanzioni.

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