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HomePolitica Sicurezza, dopo gli episodi di Macerata e Piacenza nuovo scontro tra i partiti

Sicurezza, dopo gli episodi
di Macerata e Piacenza
nuovo scontro tra i partiti

La città marchigiana cambia questore

Pignataro prende il posto di Vuolo

di Rossella Melchionna12 Febbraio 2018
12 Febbraio 2018

Carabinieri during an anti-racism rally in Macerata, 10 February 2018. Few days ago an Italian Luca Trani shot with a gun on several coloured people down the streets of Macerata. ANSA/FABIO FALCIONI

Si riaccende il dibattitto politico sulla questione sicurezza. Dopo la sparatoria di Macerata a opera di Luca Traini, l’episodio di violenza avvenuto sabato pomeriggio a Piacenza fa di nuovo infiammare la campagna elettorale: cinque carabinieri sono stati feriti negli scontri, durante la manifestazione di alcune associazioni di sinistra e dei centri sociali contro l’apertura di una sede di CasaPound nella città.

“Tutti i militari devono essere per le strade ad aiutare il preziosissimo lavoro delle forze dell’ordine, nessuno deve rimanere nelle caserme” ha sostenuto a riguardo il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, a Radio Lombardia. L’ex Cavaliere ha poi assicurato che, una volta al governo, garantirà la sicurezza nel Paese collocando le forze dell’ordine anche nelle zone più difficili.

Più drastica, invece, la posizione di Fratelli d’Italia. Il deputato e responsabile Giustizia del partito, Edmondo Cirielli, ha affermato: “Chiediamo che non via sia alcuna tolleranza, ma pene esemplari verso i delinquenti dei centri sociali che hanno aggredito a Piacenza un brigadiere dei carabinieri, impegnato a garantire l’ordine pubblico”. Parere non distante da quello espresso dal leghista e governatore del Veneto, Luca Zaia: “La sicurezza non è più un fatto di partito, ma è un fatto sociale. I cittadini sono inquietati dalla sicurezza, dall’ordine pubblico di un paese nel quale si picchia a morte un carabiniere e sembra quasi la normalità”.

Anche Matteo Renzi, segretario del Partito democratico, ha fatto sentire oggi la sua voce nel corso di un incontro con i presidenti dei centri commerciali naturali di Firenze e i rappresentanti delle categorie economiche. “La sicurezza italiana è stata messa alla prova col Giubileo e il G7, ma altra cosa sono i fenomeni di microcriminalità, che però non sono tali per chi li subisce: garantire la certezza della pena è la scommessa”. Infine, Emma Bonino di Più Europa ha scritto in una lettera al quotidiano la Repubblica: “Respingo l’idea che la xenofobia sia un prodotto dell’immigrazione. È un prodotto del nazionalismo e offre dei capri espiatori alla rabbia popolare”. La leader dei Radicali ha poi concluso: “Nel 2016 in Italia c’è stato il massimo degli sbarchi e il minimo degli omicidi dal 1992, femminicidi compresi. Questo dovrebbe dire il ministro dell’Interno a Macerata, a quanti legano sbarchi e sicurezza”.

Intanto, questa mattina, è stato annunciato il cambio del questore di Macerata. Antonio Pignataro, fino a oggi direttore della II sezione della Direzione Antidroga, prenderà il posto di Vincenzo Vuolo, trasferito a Roma. “Si tratta di un normale avvicendamento – ha sottolineato il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – che rientra in un più ampio movimento di dirigenti e prefetti”.

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