In Italia, nel 2012, quello dei media è stato un mercato complessivamente in calo (-5%), che però, sorprendentemente, ha presentato un settore che sembra non conoscere alcuna crisi: quello dei new media, lo scorso anno in crescita del 3%. Sono questi i dati più importanti emersi da una ricerca condotta dall’Osservatorio New media e new internet della School of management del Politecnico di Milano, che ha evidenziato tra l’altro l’impressionante incremento della cosiddetta new internet, che in un solo anno è aumentata del 90%. Sempre più diffusi anche i tablet, che hanno conosciuto uno sviluppo del 150%.
Diminuisce la pubblicità sui media. Nel periodo compreso tra il 2008 e oggi i ricavi dovuti alla pubblicità si sono ridotti di 2,5 miliardi di euro, passando da 18,4 miliardi a 15,9. Nel solo 2012 la diminuzione è stata del 5%. «Ma non tutti i canali media stanno registrando un trend negativo – glossa Andrea Rangone, responsabile scientifico dell’Osservatorio – i new media, infatti, dal 2008 a oggi, sono cresciuti senza mai subire alcuna battuta di arresto. Con 5,4 miliardi di euro nel 2012 sono arrivati a pesare per oltre un terzo del mercato complessivo dei media, quando solo quattro anni fa contavano per poco meno di un quarto. Nel 2013 – prosegue Rangone – si prevede una crescita del 6% circa che porterà il valore del mercato intorno ai 5,7 miliardi di euro, pari al 36% del mercato complessivo».
Il boom della new internet. Ma la vera sorpresa dell’anno passato è stato il web basato sui nuovi dispositivi (smartphone, tablet, tv connesse), sui social network, sulle applicazioni, sui contenuti a pagamento e sui “video virali”: un mercato comunemente chiamato “new internet” che nel 2012 è cresciuto del 90%. Un web, dunque, al quale ci si connette sempre meno attraverso personal computer, preferendo tablet (+150% nell’ultimo anno, che raggiungono le 3,5 milioni di unità) e smartphone (un +30% che porta il totale di dispositivi a 32 milioni). Le testate giornalistiche hanno intercettato pienamente questo nuovo approccio alle informazioni digitali sviluppando 300 app di informazione per i tablet, e oltre 460 per gli smartphone.
I social network hanno visto crescere in un anno i ricavi pubblicitari (+60%), mentre gli utenti di video on-line, in costante incremento, sono stati l’85% di tutti gli utilizzatori della rete, ossia, in termini numerici, 25 milioni di italiani.
Previsioni per il futuro. «La situazione cambierà significativamente nel 2017 – spiega Rangone – quando il new internet potrebbe generare circa il 50% del mercato degli internet media, soprattutto grazie a video, social network e ricavi da contenuti a pagamento. Il mercato degli internet media, oggi pari al 25% del mercato dei new media, potrebbe arrivare nei prossimi cinque anni fino al 40%, trainato dal new internet; rispetto al mercato dei media nel suo complesso, invece, il mercato degli internet media, oggi pari a poco più dell’8%, potrebbe arrivare fino al 20%».
Fabio Grazzini