Maratona notturna alla Camera, che si è conclusa intorno alle 6 di stamattina, per i deputati Pd. Tema centrale: la discussione sul decreto Milleproroghe. Oggi alla Camera sono ripresi, intorno alle 10, i lavori parlamentari, dove il Pd continua a praticare l’ostruzionismo in vista del voto finale.
Ieri c’è stata la prima fiducia sul decreto con 329 sì, facendo incassare al governo Conte la prima vittoria dell’esecutivo. Ma la posizione del Pd è netta: l’ostruzionismo è garantito anche per oggi, quando per 5 minuti a testa i deputati del Pd potranno esprimere le loro posizioni, e poi verrà riproposto anche quando il ddl passerà al Senato. 110 deputati del Pd avranno quindi modo di rallentare i lavori e, di conseguenza, il voto finale.
Il tema contenuto in Milleproroghe che più di tutti ha acceso il dibattito in Aula è quello dei vaccini. Più precisamente, la rimozione per quest’anno dell’obbligo vaccinale previsto dal decreto Lorenzin, slittato quindi di un anno. Per il 2018/2019 potranno dunque accedere alle classi anche i bambini da 0 a 6 anni non vaccinati. Altro punto al centro della discordia, il taglio di 1,1 miliardi previsto per le periferie.
Soddisfatto il Segretario del Pd Maurizio Martina che su Twitter ringrazia i suoi “per la tenacia di queste ore in aula. Giorno e notte per cercare di impedire che il governo calpesti il diritto alla salute dei bambini e lo scippo ai quartieri popolari tagliando le risorse del bando #periferie #vaccini”.
Immancabile anche il tweet di Renzi: “A chi dice «manca l’opposizione» chiedo di guardare le immagini di Montecitorio stanotte. I nostri deputati, da soli, in aula, a lottare contro la legge vergognosa sui #vaccini. Grazie ragazzi! Oggi vincono i cialtroni ma la scienza tornerà presto a prevalere sull’ignoranza”.