Si sono aggravate le condizioni dell’ex calciatore Gianluca Vialli, ricoverato a Londra per un tumore al pancreas diagnosticato nel 2017. Ad allarmare è il viaggio intrapreso ieri dalla madre Maria Teresa, di 87 anni, che è partita da Cremona insieme al fratello Nino per visitare il figlio nella clinica, la stessa dove Vialli aveva ricevuto in passato due cicli di chemioterapia.
L’ex allenatore mercoledì scorso aveva annunciato sul sito della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc) di volersi prendere una pausa dal ruolo di capo delegazione della nazionale italiana, per “utilizzare tutte le energie psico-fisiche per superare questa fase della malattia”.
Alla vicinanza della famiglia – insieme ai parenti, la moglie Cathryn White Cooper e le due figlie – si uniscono i messaggi di augurio da parte dei tifosi delle squadre per cui ha giocato: Cremonese, Genova, Juventus e l’inglese Chelsea, di cui è stato allenatore dal 1998 al 2000. Anche gli ex compagni di squadra esprimono solidarietà a Vialli, insieme al c.t. della nazionale – e amico – Mancini, al presidente della Figc Gravina, all’ex calciatore Marchisio, e ad altri personaggi di spicco, come Fedez, Salvini e Lapo Elkann. La preoccupazione del mondo dello sport è amplificata dalla recente scomparsa di Sinisa Mihajlovic, i cui funerali si sono tenuti ieri a Roma.
Vialli è stato capocannoniere dell’Europeo Under-21 nel 1986, della Coppa Italia del 1988-1989, della Coppa delle Coppe del 1989-1990 e della Serie A del 1990-1991. Ha preso parte a due Mondiali e a un Europeo, ed è stato inserito nel 2015 nella Hall of Fame del calcio italiano. Aveva annunciato pubblicamente la sua malattia nel 2018, definendo il tumore “un ospite indesiderato”. È rimasto nel giro della nazionale prima come ambasciatore dei volontari di Roma e poi come capo delegazione. È in questo ruolo che ha festeggiato la vittoria dell’Italia agli Europei del 2021.
Nella foto in Alto: Gianluca Vialli, 2022 (Ansa).
