Trentadue membri del clan Spada sono stati arrestati a Ostia nel corso di un’operazione eseguita dagli agenti della squadra mobile di Roma e dai carabinieri del comando provinciale, iniziata alle quattro di questa mattina, e alla quale avrebbe preso parte anche la Guardia Costiera con il proprio nucleo speciale d’intervento. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal gip del Tribunale di Roma Simonetta D’Alessandro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Tra gli arrestati c’è anche Carmine Spada, detto “Romoletto”, considerato il capo del clan e fratello di Roberto, finito in manette dopo l’aggressione, con annessa testata, a Daniele Piervincenzi, giornalista della trasmissione di RaiDue Nemo e attualmente detenuto nel carcere di Tolmezzo, in provincia di Udine.
Per la prima volta, nei confronti dei membri del clan, viene contestata, dai pubblici ministeri Mario Palazzi e Ilaria Calò, l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso (articolo 416 bis del codice penale). Capi e affiliati sono ritenuti “responsabili, tra l’altro, di aver costituito, promosso e fatto parte di un’associazione a delinquere di tipo mafioso sul territorio laziale” e in particolare a Ostia.
Tra i reati di cui sono accusati, omicidio, estorsione, usura e intestazione fittizia. Stando all’ordinanza della gip D’Alessandro, Carmine e Roberto Spada sarebbero i mandanti del duplice omicidio Galleoni-Antonini avvenuto nel 2011, che avrebbe segnato la “progressiva erosione del potere criminale dei Baficchio e la definitiva ascesa del clan Spada”.
Immediate le reazioni del mondo politico alla notizia degli arresti. “Roma rinasce con operazione contro clan Spada a Ostia. Grazie a forze dell’ordine, Procura, Direzione distrettuale antimafia e ministro Minniti. Tutti insieme per dire no alla criminalità. #FuorilaMafiadaRoma”, ha scritto sul suo profilo Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi. Anche il presidente dei dem Matteo Orfini si è complimentato con le forze dell’ordine, ricordando l’impegno del Pd contro i clan del litorale.