ROMA – Paragon Solutions, l’azienda israeliana che vende software di spionaggio, ha terminato il suo contratto con il governo italiano, dopo la comunicazione ufficiale di Meta, in cui ha reso noto che gli account Whatsapp dell’attivista Luca Casarini e del direttore di Fanpage, Francesco Cancellato, sono stati “violati da un’operazione di spyware ad alto livello”.
La ong Mediterranea, di cui Casarini è tra i fondatori, in un comunicato si pone alcune domande: “Il governo italiano ha autorizzato una simile operazione? I servizi segreti italiani si avvalgono del software Paragon?”. Palazzo Chigi ha confermato che sette italiani sono stati vittime di un attacco hacker attraverso uno spyware diffuso attraverso Whatsapp, ma smentisce un coinvolgimento ed “esclude che siano stati sottoposti a controllo da parte dell’intelligence”.
“Trattandosi di una questione considerata di particolare gravità – sottolinea il governo in una nota –, è stata attivata l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale”.
L’azienda Paragon avrebbe venduto il software a numerosi Stati, con l’impegno però di limitare i controlli, escludendo proprio giornalisti e attivisti. Tra i Paesi che hanno acquistato “Graphite” ci sono gli Stati Uniti e non meglio specificati “Stati alleati”, come dichiarato dalla stessa società.
In Parlamento scoppia il caso politico. Il Pd ha presentato un’interrogazione parlamentare sottolineando come le due vittime dello spionaggio siano persone che hanno espresso critiche nei confronti dell’esecutivo.
