A cinque giornate dalla fine del campionato arrivano i primi verdetti della Serie A. Parma matematicamente in B, Chievo salvo e alla Juve manca un punto per il suo 31esimo scudetto. Ma il torneo resta vivace: da definire chi entrerà in Champions League senza dover disputare i preliminari (la battaglia è sempre tra Roma e Lazio, aspettando il risultato del Napoli di stasera) e ancora vive le speranze, anche se bassissime, di permanenza in A per Cagliari e Cesena. Ma la vera battaglia si disputa per l’accesso alla prossima Europa League.
Dopo la vittoria dell’Inter sull’Udinese di martedì, lo stop di Sampdoria e Fiorentina (rispettivamente contro Verona e Juventus) e la vittoria del Genoa sul tormentato Milan, in quattro punti ci sono ben cinque squadre, per soli due posti in Europa League. Le ultime giornate potrebbero riservare delle sorprese, in una competizione che vede le squadre italiane sempre più protagoniste negli ultimi anni.
Ma è stata anche la giornata degli eurogoal: Podolski, Mexes e Parolo tolgono le ragnatele dall’incrocio dei pali con parabole imprendibili dalla distanza; Florenzi lascia partire un destro dal limite dell’area, da posizione defilata su cui il portiere del Sassuolo Andrea Consigli non può nulla; e infine Pinilla, che acciuffa il pareggio all’80esimo contro il Cesena, con una rovesciata, gesto tecnico a cui non è nuovo. Curiosità: il campo dell’Atalanta ha una folta tradizione di goal in sforbiciata (Doni e Zampagna erano due specialisti), che si è ripetuta in questa stagione, con i due di Pinilla e l’acrobazia di Denis solo nell’ultimo mese.
Nicola Stacchietti