MILANO — Il calcio italiano ha cambiato lingua e ora parla americano. Gli anni delle sfide tra presidenti-mecenati, simboli di un amore viscerale per il proprio club, sembrano ormai un ricordo lontano. L’attuale Serie A si presenta sempre più come un terreno fertile per investitori stranieri, in particolare americani, che vedono nel nostro campionato un’opportunità di crescita economica.
Dalla Roma al Verona, tutte le proprietà straniere in Serie A
Con la recente acquisizione del Verona da parte del fondo Presidio Investors, il numero delle proprietà straniere in Serie A è salito a 11, di cui ben 9 con guida nordamericana. Inter, Milan, Roma, Fiorentina, Venezia, Bologna e altre società sono oggi nelle mani di imprenditori americani o canadesi, mentre il resto è gestito da famiglie e gruppi di varia provenienza, come i fratelli Hartono, gli indonesiani a capo del Como.
A tracciare la svolta è stato il cambiamento di approccio. “Oggi non si compra, si investe”, spiegano gli analisti. In passato, presidenti come Moratti, Berlusconi, Sensi e Cragnotti agivano mossi dalla passione per il calcio e il proprio club. Oggi, chi entra nella Serie A lo fa con una logica imprenditoriale, puntando a migliorare infrastrutture, internazionalizzare i brand e rendere i club economicamente sostenibili.
Un elemento centrale di questa strategia è la costruzione di stadi moderni, veri e propri centri polifunzionali pensati per generare utili non solo durante le partite, ma ogni giorno dell’anno. Una mentalità, questa, che rispecchia il modello americano e che ha iniziato a influenzare anche le dinamiche interne alla Lega Serie A.
Moratti: “Tutti i club saranno in mani straniere”
Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, ha vissuto in prima persona il passaggio dal vecchio al nuovo calcio. “Ho capito che il giocattolo stava diventando insostenibile già negli anni Duemila. Resistere richiedeva passione e risorse economiche enormi”, racconta a Repubblica. Nel 2013, la decisione di cedere il club all’indonesiano Thohir: “Non mi sono mai pentito, ogni cosa ha il suo tempo”.
Moratti prevede che presto la Serie A sarà interamente in mani straniere: “I costi sono sempre più alti. Gli investitori esteri cercano affari e strategie a lungo termine, mentre noi presidenti-tifosi eravamo mossi solo dall’amore per i colori del nostro club”.