Paolo Dal Pino non è più il presidente della Lega Serie A. Il manager milanese ha presentato oggi le sue dimissioni con una lunga lettera inviata ai club a soli due anni dalla sua elezione.
“In gennaio ho trasferito in California il centro della mia vita professionale e familiare. È pertanto impossibile continuare nel mio ruolo di Presidente della Serie A”, queste le motivazioni ufficiali contenute nella lettera che ha scatenato un nuovo caos all’interno della Lega in un momento delicatissimo non solo per il campionato ma per tutto il calcio italiano.
L’addio di Dal Pino arriva dopo settimane di scontri e polemiche sulla Seria A, culminati con la lettera inviata dai club al presidente del Coni, Giovanni Malagò, e alla sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, per respingere la riforma della Figc sul tema maggioranze. Un documento che conteneva il nome di tutti i club, ma da cui alcune società hanno poi voluto prendere le distanze, aprendo ulteriormente lo strappo tra la Lega e la Figc.
Il presidente federale, Gabriele Gravina, aveva risposto parlando di “sconcerto e imbarazzo” e oggi ha voluto indicare la strada alla Lega, inviando una lettera all’ad, Luigi De Siervo, in cui gli chiede di convocare immediatamente una assemblea elettiva per nominare un nuovo presidente. Sullo sfondo resta anche l’ipotesi di un commissario straordinario per la gestione della Lega fino alla nomina del nuovo presidente. Opzione che i club, però, preferirebbero evitare.
“Ho provato a proporre idee e innovazione in un contesto resistente al cambiamento” ha spiegato, poi, Dal Pino, deluso dal clima di sfiducia che si è creato nei suoi confronti da parte della maggioranza dei presidenti dei club.