Berlusconi jr e Fedele Confalonieri possono sorridere. Si è concluso ieri il processo “Mediatrade”, che vedeva sotto giudizio, tra gli altri, il figlio dell’ex cavaliere Pier Silvio e il presidente di Mediaset. I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Milano, hanno assolto per alcuni capi di imputazione e prescritto per altri i due imputati, stessa formula utilizzata per l’uomo d’affari Frank Agrama e per gli ex manager di Fininvest Gabriella Ballabio, Giorgio Dal Negro e Daniele Lorenzano.
Motivazione della sentenza: «Il fatto non costituisce reato». I giudici invece hanno prescritto gli episodi riguardanti l’ex manager del gruppo Giovanni Stabilini, e le due cittadine di Hong Kong Paddy Chan Mei-Yu e Catherine Hsu May Chun.
Le varie accuse agli imputati comprendevano la frode fiscale, il riciclaggio e l’appropriazione indebita.
Nei giorni scorsi i pm Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro, che con probabilità impugneranno la sentenza, avevano chiesto una condanna a tre anni e due mesi per Pier Silvio Berlusconi e a tre anni e quattro mesi per Confalonieri. Le difese degli imputati avevano chiesto l’assoluzione con formula piena. Il caso Mediatrade è uno «stralcio» del procedimento principale sulla compravendita dei diritti tv Mediaset che aveva visto la condanna in Cassazione di Silvio Berlusconi a 4 anni di reclusione per frode fiscale, ridotti a tre per indulto,con l’unico rimanente da scontare ai servizi sociali.
Domenico Cappelleri