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HomeCronaca Sempre meno giovani scelgono di fare i chirurghi. L’estero li attrae di più

Sempre meno giovani
scelgono di fare i chirurghi
L’estero li attrae di più

Marini (Acoi): “La situazione è grave

Dovremo chiudere le sale operatorie"

di Chiara Capuani13 Febbraio 2020
13 Febbraio 2020

Il dottor Pierluigi Marini, primario del San Camillo di Roma e presidente dell’Acoi, l’Associazione chirurghi ospedalieri italiani, denuncia da molti anni la mancanza di specialisti negli ospedali italiani. Un fenomeno che, assieme alla carenza generalizzata di personale medico, sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti nel nostro paese.

Da cosa è originato questo calo?
I giovani non sembrano molto a propensi a specializzarsi in chirurgia e chi si è già laureato preferisce andarsene negli ospedali privati o comunque evitare la sala operatoria. Al termine delle scuole di specializzazione i giovani non hanno le competenze per svolgere la professione.

Ci sono regioni più condizionate dal fenomeno?
In Veneto c’è una carenza di specialisti generalizzata. I chirurghi che operano nei nostri ospedali sono circa 7mila. Da qui al 2025 in 3.500 però lasceranno il loro posto di lavoro. Oggi posso dire che il 50% delle borse di chirurgia sono vinte da chi vuole davvero fare il chirurgo. L’altra metà lo sceglie perché sa che ci sono più posti disponibili. In tanti scelgono l’estero mentre altri vanno direttamente in cliniche private. Se mettiamo insieme questi fattori ci rendiamo conto che la situazione è davvero delicata.

Sono arrivate risposte soddisfacenti dalla politica?
Sono ripartiti i concorsi ma il numero non è adeguato. Rischiamo peraltro di mandare in sala operatoria chirurghi non sufficientemente preparati. Inoltre, nel nostro paese, ogni chirurgo deve pagare 6mila euro l’anno di assicurazione. Anche la legge “Gelli-Bianco”, che avrebbe dovuto riformare il sistema del contenzioso medico-legale, a mio avviso non ha sortito gli effetti sperati.

Forse è per questo che in tanti preferiscono emigrare…
Molti giovani guardano con crescente interesse ai paesi esteri. Tra i più appetibili ci sono Inghilterra, Belgio e Francia. E la Germania in particolare ha avviato delle efficaci campagne pubblicitarie: “Venite da noi, vi formiamo e vi paghiamo il doppio”. Ditemi voi perché un giovane dovrebbe desiderare di restare in Italia. Anche in Germania c’è carenza di personale medico, il fenomeno ormai è europeo. Tuttavia negli altri stati promettono di investire su di loro. In Italia accorciamo i tempi di formazione e mettiamo in corsia giovani che non sono ancora pronti. L’aspetto grave è che se non mettiamo un freno al fenomeno non saremo in grado di garantire i livelli minimi.

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