La Commissione Bilancio della Camera ha dato il via libera alla Legge di Stabilità 2017. Il disegno di legge passa quindi alla Camera, dove per le 17:30 di questo pomeriggio è previsto il voto di fiducia. Nella seduta fiume della Commissione sono emerse diverse novità, soprattutto sotto l’aspetto previdenziale.
Il cumulo fiscale gratuito sarà esteso anche ai lavoratori privati. Lo Stato si impegna a riconoscere ai professionisti che sono stati iscritti a diversi istituti previdenziali professionali la possibilità di unificare i propri contributi versati. Così da formare un cumulo fiscale. Secondo i sostenitori della legge di stabilità l’azione verrà finanziata grazie al prosciugamento di due fondi strutturali e non andrà a colpire il portafoglio delle Casse professionali.
Viene confermata la chiusura di Equitalia. Verrà sostituita dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Per quello che riguarda la rottamazione delle cartelle è stata prevista una nuova voluntary disclosure: gli italiani che detengono attività non dichiarate all’estero potranno far rientrare i capitali, sanando la loro posizione.
Nella giornata in cui il presidente Mattarella si è recato nelle zone colpite dai terremoti degli ultimi mesi, sono stati stanziati 4,5 miliardi per la ricostruzione dei Paesi devastati dal terremoto. In oltre si confermano i bonus per chi migliorare l’efficienza energetica degli edifici (detrazione al 65%). Sono state anche prorogate di altri tre anni le agevolazioni fiscali previste per chi ristruttura una casa (detrazione Irpef al 50%).
È stata prevista una drastica semplificazione nell’iter burocratico per dimostrare la condizione di lavoratore usurante. Il mezzo con cui avverrà questa semplificazione spetterà al Ministero del Lavoro a cui è stata affidata questa delega.
Viene costituito un fondo per le vittime di uomini violenti a cui saranno destinati 5 milioni annui nel triennio 2017-2019. Lo prevede un emendamento alla legge di bilancio. Le risorse andranno al piano antiviolenza, ai servizi territoriali e ai servizi di assistenza alle donne. Il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità sarà quindi incrementato di 5 milioni annui. Verrà anche tutelata maggiormente la paternità con un congedo per i papà che si allunga a 4 giorni dal 2018. L’emendamento contempla la possibilità, sempre dal 2018 il papà potrà chiedere un giorno in più.
Infine vengono ricompresi nel calcolo previdenziali circa 3mila esodati entrati in mobilità entro il 31 dicembre 2014 (precedentemente la data ultima era il 31 dicembre 2012). La norma contiene anche l’Opzione Donna – approvata ieri, 24 novembre – che prevederà la possibilità per le lavoratrici autonome, nate prima del 1957, di andare in pensione con 35 anni di versamenti. Così come le lavoratrici dipendenti nate prima del 1958.