Torna a casa dopo sei anni di detenzione Anna Maria Franzoni. Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza di Bologna, che ha accolto lo scorso martedì l’istanza della difesa della mamma di Cogne che, da mesi, chiedeva la detenzione domiciliare. Anna Maria Franzoni è apparsa sorpresa dopo che la sua legale Paola Savio le ha comunicato la decisione del tribunale di Sorveglianza. La detenuta, che ieri ha saputo del ritorno a casa durante lo svolgimento del suo lavoro nella coop sociale di don Nicolini, ha fatto in fretta la valigia e ha subito raggiunto la sua famiglia, a Ripoli Santa Cristina, provincia di Bologna.
Il professor Augusto Balloni psichiatra della Franzoni, ha dichiarato che per la detenuta non c’è il rischio di recidiva del reato commesso: la donna (che sta scontando una condanna a 16 anni per l’omicidio del figlio Samuele avvenuto 12 anni fa), era in carcere da sei anni a fronte dei 16 che avrebbe dovuto passare in cella. In genere un detenuto accede ai domiciliari dopo aver scontato almeno metà della pena, lei invece avrà l’obbligo di continuare la psicoterapia cominciata in carcere, per il resto sarà poi libera di trascorrere il tempo con la sua famiglia. Nell’ordinanza di 18 pagine è infatti emerso che “un contesto familiare solido come quello della Franzoni, permetterà alla donna di riabilitarsi velocemente a una vita sociale”.
L’opinione pubblica, oggi così come 12 anni fa, è ancora sull’orlo della spaccatura: ricondurre o no a casa, con i propri figli, una donna che è stata considerata dalla giustizia colpevole del reato di figlicidio? Per ora alla donna rimane il divieto di allontanarsi dalla provincia di Bologna (l’ordinanza stabilisce che la donna non potrà tornare a Cogne, luogo del delitto del piccolo Samuele, tre anni, ritrovato in un lago di sangue il 30 gennaio 2002), e la vicinanza della sua famiglia d’origine. Lei, come conferma la perizia del professor Balloni, rimane pur sempre una donna soggetta a depressione e al rischio di “incontrare difficoltà, frustrazioni, contrasti ambientali e altri avvenimenti che potranno incidere sul suo comportamento”.
Elisa Mariella