HomeCronaca Sebastiani si diceva rassegnato e invece l’ha uccisa con 3 colpi di pistola

Sebastiani si diceva rassegnato e invece l’ha uccisa con 3 colpi di pistola

di Cesare Bifulco09 Giugno 2015
09 Giugno 2015

riofreddo_sebastianiL’allevatore 51enne Samuele Sebastiani, morto nella mattinata di lunedì all’ospedale dell’Aquila, conosceva da tempo le intenzioni della convivente. Si era, infatti, confidato con gli amici dicendosi rassegnato e di esser pronto a lasciarle la casa per farla vivere con i loro quattro figli. Nulla lasciava prevedere la tragedia che si è consumata domenica sera tra le mura dell’appartamento di via di Valle Castagna.
Il 51enne dopo l’ennesima lite ha ucciso a colpi di pistola la compagna 47enne con la quale conviveva da circa 20 anni. La lite poi sfociata in tragedia, secondo la ricostruzione degli investigatori, sarebbe scoppiata intorno alle 22.30 per motivi passionali, la donna aveva deciso di lasciare il convivente. L’allevatore nel corso di una discussione in presenza della figlia di 8 anni ha esploso 3 colpi di pistola colpendo a morte la convivente, Nicoletta Giannarrusto, per poi puntarsi la pistola alla tempia nel tentativo di togliersi la vita. Ad allertare i carabinieri di Vallinfreda è stata proprio la figlioletta dei due, che dopo aver assistito alla scena ha avvertito i fratelli più grandi che al momento non si trovavano in casa. Arrivati nell’appartamento in via di Valle Castagna gli investigatori hanno trovato il corpo della donna riverso in una pozza di sangue e poco distante l’uomo in fin di vita con una ferita d’arma da fuoco alla testa. La tragedia che ha sconvolto il piccolo centro di quasi 900 abitanti in provincia di Roma al confine con l’Abruzzo, ha inevitabilmente riacceso le polemiche tra associazioni, mondo politico e legislatore sul fenomeno. “La storia di questo ennesimo femminicidio – ha commentato in una nota Marta Bonafoni, consigliere Sel alla Regione Lazio – non fa che confermare l’esigenza di un approccio deciso e complesso al tema, che sappia tener dentro prevenzione ed educazione”. Intanto solo pochi giorni fa l’Istat ha pubblicato l’ultimo rapporto quinquennale (2009-14) sulla violenza contro le donne dal quale è emersa una situazione non esattamente confortante: il 31,5 per cento delle donne italiane fra i 16 e i 70 anni ha subìto violenza fisica o sessuale almeno una volta nel corso della vita e di queste solo una piccolissima parte decide di denunciare.

Cesare Bifulco

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