Mentre la Sea Watch resta a largo delle coste italiane, continuano le polemiche politiche. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, infatti, questa mattina ha aperto alla possibilità del corridoio umanitario, dando l’ok allo sbarco a patto che le 47 persone a bordo prendano “la via dell’Olanda, che ha assegnato la bandiera alla Sea Watch, o della Germania, paese della Ong”. “In Italia – ha aggiunto il vicepremier – abbiamo già accolto, e speso, anche troppo”.
“È ovvio che noi apriremmo un nostro porto come fosse un corridoio umanitario per farli sbarcare, ma immediatamente dopo mandarli in Olanda”, ha dichiarato – sulla stessa linea il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli in mattinata alla trasmissione televisiva “Mattino cinque”.
Nel frattempo, la Corte Europea per i diritti dell’uomo ha fatto sapere di aver ricevuto le informazioni del governo italiano sul caso Sea Watch e farà le sue valutazioni.
Ieri il presidente Pd Matteo Orfini è salito sulla nave con Maurizio Martina nell’ambito ha dichiarato di essere indagato, perché la sua presenza a bordo avrebbe costituito un reato. Oggi, sempre Orfini – insieme al parlamentare Fausto Raciti – ha presentato un esposto alla Procura di Siracusa contro il governo nazionale, firmato da diversi esponenti del partito: trattenere i migranti sulla Sea Watch sarebbe “illegittimo”. Pronta la risposta del pm di Siracusa, Fabio Scavone: “La decisione dello sbarco non spetta a me: valutiamo giorno per giorno se a bordo ci siano le condizioni ideali per la navigazione”. E la staffetta, fa sapere il segretario regionale del Pd Sicilia Davide Faraone, continua.