Il Comune di Milano spende circa 102 euro l’anno per ogni bambino ospite delle sue scuole materne. Ed è uno dei Comuni più virtuosi in Italia. Quello delle scuole dell’infanzia è un tema molto delicato. Spesso al centro di polemiche da parte dei genitori, che ne denunciano le carenze, il percorso pre-scolastico per la legge italiana non rientra tra gli anni della scuola dell’obbligo. Anche per questo motivo può essere gestito da diversi enti, sia pubblici che privati. Oltre allo stato, se ne occupano le istituzioni religiose o i Comuni stessi. Proprio questi ultimi spesso si ritrovano a dover fronteggiare difficoltà finanziarie che non permettono di investire molto, e bene, sul potenziamento delle scuole materne. A tal proposito, Openpolis ha avviato un’indagine sulle spese sostenute dai Comuni italiani per le scuole dell’infanzia.
Tra le città italiane che superano i 200mila abitanti, la maggiore spesa pro capite per ciascun bambino ospitato nelle proprie scuole dell’infanzia è quella sostenuta appunto dal capoluogo lombardo: l’unica grande città a superare quota 100 euro. A seguire, i comuni di Torino, Roma e Bologna, che investono circa 82 euro per ciascun alunno. Trieste, invece, spende circa 76 euro per abitante. In un’ipotetica metà classifica troviamo poi città come Venezia, Firenze, Verona, Genova e Padova, dove tali istituti costano tra i 40 e i 50 euro per ogni bambino ospitato. Al Sud, la percentuale di spesa si abbassa progressivamente: Bari si ferma a 23 euro per residente, mentre città come Catania, Napoli e Palermo scendono sotto i 10 euro. La classifica assoluta dei Comuni italiani, invece, vede ai primi posti due città del Trentino: Brez e Daone. Entrambe spendono più di 1000 euro pro capite.
Le scuole materne gestite dai Comuni sono decisamente poche in Italia, se comparate a quelle dirette dallo stato. Dai dati Istat del 2014 emerge che lo stato amministra il 57,1% delle scuole dell’infanzia, seguito dagli enti privati che coprono il 34,6% degli istituti. Solo l’8,3% delle scuole materne invece è gestito da enti pubblici non statali, tra cui i Comuni. Interessanti anche i dati riguardanti il numero di bambini ospitati in ciascun istituto. In media, le scuole materne comunali del centro Italia ospitano 94 bambini, mentre quelle del nord 83. Decisamente più bassa la media delle scuole meridionali: solo 49 bambini ciascuna. Elemento che riflette decisamente una minore capienza delle scuole del Sud.