Gli studenti italiani ottengono nel campo della lettura un punteggio di 476, inferiore alla media Ocse, che è di 487 e si collocano tra il 23esimo e il 29esimo posto nella graduatoria complessiva. Il punteggio non si differenzia da quello di Svizzera, Lettonia, Ungheria, Lituania, Islanda e Israele. A renderlo noto è l’ultimo Rapporto Ocse-Pisa.
Sono stati 11.785 gli studenti quindicenni italiani, divisi in 550 scuole totali, che hanno partecipato alla prova Pisa. A questa rilevazione hanno partecipato 79 paesi, di cui 37 Ocse. Le province cinesi di Beijing, Shanghai, Jiangsu, Zhejiang e Singapore ottengono un punteggio medio superiore a quello di tutti i paesi che hanno partecipato a Pisa.
Tornando agli studenti italiani, le competenze di lettura dei 15enni non sono cambiate in modo significativo nel 2018 rispetto all’ultima rilevazione, mentre c’è stato un peggioramento rispetto al ciclo del 2000 (-11 punti), 2009 (-10 punti), 2012 (-13 punti).
In Italia i divari territoriali sono molto ampi e si conferma il divario Nord-Sud: gli studenti delle aree del Nord in lettura ottengono i risultati migliori (Nord Ovest 498 e Nord Est 501), mentre i loro coetanei delle aree del Sud sono quelli che presentano le maggiori difficoltà (Sud 453 e Sud Isole 439).
I quindicenni del Centro conseguono un punteggio medio di 484, superiore a quello degli studenti del Sud e Sud Isole, inferiore a quello dei ragazzi del Nord Est, ma non diverso da quello dei quindicenni del Nord Ovest.