ROMA – Novità importanti nel mondo dell’istruzione. In Senato è stato approvato in via definitiva con 88 voti a favore, nessun contrario e 65 astenuti il disegno di legge sulla sicurezza del personale scolastico. Un provvedimento che mira a contrastare le manifestazioni di violenza esercitate dagli studenti, ma anche dai loro familiari, nei confronti di docenti e collaboratori all’interno delle scuole.
Cosa cambia
Il ddl, composto da sette articoli, istituisce l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, che sarà impegnato sia nell’informazione che nella sensibilizzazione. Inoltre, si prevedono iniziative di comunicazione istituzionale del ministero dell’Istruzione e l’introduzione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico. Infine, il ddl, ormai legge, interviene in ambito penale, configurando specifiche aggravanti nei casi di violenza contro dirigenti scolastici o personale docente, educativo e amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola.
Le reazioni politiche
Soddisfatta la Lega, che si è fatta promotrice del disegno di legge. “Oggi, scriviamo una bella pagina di storia per la scuola, con l’approvazione in Senato della nostra proposta, restituiamo rispetto e dignità ai professori e alle istituzioni scolastiche”, hanno dichiarato i parlamentari Roberto Marti, presidente della commissione Cultura e Istruzione in Senato, e Rossano Sasso, primo firmatario del ddl e capogruppo in commissione Cultura alla Camera. “Una nostra battaglia che abbiamo portato avanti con forza, insieme al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Chi tocca un insegnante tocca lo Stato”, hanno aggiunto.
Non mancano però le perplessità. “Siamo fermamente a sostegno del personale scolastico vittima di episodi di violenza. Pensiamo però che questo atteggiamento puramente repressivo non possa essere l’unica soluzione”, hanno commentato gli esponenti del Movimento 5 stelle, che in Commissione Cultura alla Camera e al Senato si sono astenuti, ponendo l’accento sulla necessità di utilizzare fondi e risorse per restituire dignità alla scuola e promuovere una vera educazione civica.