Anche la scuola fa i conti con l’emergenza coronavirus. Atteso per domani il Consiglio dei ministri per decidere le sorti dell’istruzione e stabilire le misure che si adotteranno per edifici scolastici e università. Tra i tanti temi discussi c’è quello della maturità, oltre alla gestione delle promozioni e a possibili corsi di recupero a settembre. La rimodulazione del calendario scolastico dovrà tenere conto di molti fattori che saranno discussi domani, probabilmente nel primo pomeriggio.
Per quanto riguarda gli esami di Stato la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina aveva tracciato una prima linea qualche giorno fa: “L’impegno è quello di lavorare su molteplici scenari. Sono favorevole a una valutazione seria del percorso dei ragazzi”. La data spartiacque potrebbe essere il 17 maggio. Se si dovesse andare oltre, l’esame di maturità si trasformerebbe in un maxi colloquio orale. Niente saggio breve e niente seconda prova. In commissione l’unico membro esterno potrebbe essere il presidente, per il resto tutti interni alla scuola.
Un’altra ipotesi sta suscitando qualche discussione. C’è la volontà di non bocciare nessuno, cristallizzando i debiti formativi per permettere ai ragazzi di recuperare le materie nel successivo anno scolastico. Per le scuole medie si studia invece l’ipotesi di un esame con una tesina discussa a distanza, qualora l’allerta non dovesse cessare.
È arrivata invece una smentita in riferimento alle eventuali lezioni anche nei mesi estivi. Gli studenti non dovranno stare tra i banchi a luglio e agosto. Nel frattempo si prosegue con la didattica a distanza, con il ministero dell’Istruzione che ha da poco effettuato uno screening nelle scuole per avere un quadro generale della situazione. L’obiettivo è gestire meglio l’emergenza, per tornare poi finalmente in classe senza coronavirus.