ROMA – Una grande fuga dal liceo classico e dalle lingue antiche. È la fotografia scattata dal Ministero dell’Istruzione sulle scelte degli studenti italiani. I dati diffusi mostrano il radicale cambio di rotta degli studenti sulla scelta dei licei. Dal 2010, anno della riforma Gelmini, i licei classici e gli istituti tecnici hanno subito un crollo di iscritti. 28 studenti in meno a favore dei licei scientifici, in cui lo studio della lingua latina viene accantonato.
Prima della riforma, il 21% degli studenti prediligeva i licei scientifici, in cui lo studio del latino era obbligatorio. Dal 2013, l’avvento dell’opzione “scienze applicate” ha portato al crollo di iscrizione nei licei classici, spingendo gli studenti a prediligere una forma di scientifico soft, senza lo studio del latino. Ad oggi, il 9,2% degli studenti sceglie lo scientifico scienze applicate contro il 12,8% che sceglie lo scientifico tradizionale.
Tengono invece il linguistico e gli istituti tecnici, con una perdita di solo 18mila iscritti. Crollano, invece, gli istituti professionali come alberghiero e geometri. Da un 23% nel 2010 a poco più del 15% nel 2023.