HomeCronaca Scuola, acque agitate per la prima campanella tra problemi da risolvere e novità da introdurre. Boom d’iscrizioni per agrario e alberghiero

Scuola, acque agitate per la prima campanella tra problemi da risolvere e novità da introdurre. Boom d’iscrizioni per agrario e alberghiero

di Marcello Gelardini12 Settembre 2013
12 Settembre 2013

Vecchie polemiche che l’estate non ha portato via con sé e nuove incognite all’orizzonte per alunni e docenti. Neanche il tempo di cominciare che già il nuovo anno scolastico non si presenta di certo sotto i migliori auspici. Su tutti c’è il problema del precariato; nonostante la corsa contro il tempo per portare al traguardo entro agosto il maxi-concorso per insegnanti, con le sue quasi 12mila assunzioni previste, la campanella è suonata senza grandi novità sul fronte docenza: gli inserimenti hanno perciò attinto (come al solito) dalle graduatorie dei professori “in panchina” e, tra nuovi contratti a tempo indeterminato e supplenze, il turn over basterà a mala pena a coprire il buco lasciato da chi è andato in pensione.
Il caro-libri della discordia. Altro tema caldo quello riguardante i libri; con la crisi che ancora incombe come una spada di Damocle sulle famiglie italiane, il capitolo “testi scolastici” rappresenta una voce in bilancio difficile da far quadrare: tra libri usati, offerte online e passaggi di mano tra amici o parenti ci si è ingegnati in tutti modi per risparmiare qualche decina di euro; anche un decreto licenziato in fretta e furia dal Consiglio dei Ministri nell’immediata vigilia del primo giorno di scuola (che, tra le altre, cose prevede: la possibilità di usare le vecchie edizioni, l’imposizione di un tetto di spesa da calcolare per le liste dei libri e un fondo di 8 milioni di euro per dotare gli istituti di testi da offrire in comodato d’uso agli alunni meno abbienti) ha provato a rasserenare gli animi battaglieri dei comitati dei genitori . Ma la tempesta è tutt’altro che alle spalle; anche perché questo, nei piani ministeriali, avrebbe dovuto essere l’anno dell’introduzione del digitale nelle aule, l’inizio dell’era eBook anche per le scuole. Invece, tutto rimandato: il caos degli ultimi mesi ha comportato ritardi nell’attuazione della riforma, praticamente impossibile partire a pieno regime già da settembre; si tenterà di recuperare il terreno perduto nel corso di quest’anno per arrivare pronti al prossimo autunno.
Questione di bonus. Dodici mesi di tempo per chiarire anche il nodo “bonus maturità”, accantonato in corso d’opera durante i test d’accesso alle facoltà universitarie per i troppi problemi d’applicazione; il ministro Carrozza e i suoi consulenti dovranno studiare parametri adeguati per evitare che diventi un elemento di eccessiva discriminazione tra i diplomati, compromettendo implicitamente il diritto allo studio di molti. Ma non finisce qui: l’addio prematuro ai kit scolastici (che molti comuni avevano garantito fino all’anno scorso per calmierare i prezzi di quaderni, penne e diari), le gravi carenze nelle mense, il problema delle classi multietniche; molte le questioni sul tavolo, tutte dalla difficile soluzione. Un quadro complesso per uno scenario che, nel frattempo, sta cambiando: i licei classici segnano il passo e vedono calare sensibilmente i propri iscritti; gli istituti per geometri in vera e propria emergenza; lo scientifico che, in leggera controtendenza, cresce. Dimostrazione che la crisi condiziona eccome le scelte delle famiglie anche nel settore scolastico; non è quindi un caso che il vero boom si registri negli istituti agrari e nelle scuole alberghiere. Questione di costi? Crescente sfiducia nelle lauree? Moda momentanea, figlia di Masterchef e degli altri programmi di cucina in tv? In ogni caso un dato che deve far riflette, comunque destinato a cambiare la geografia dei diplomati italiani.

Marcello Gelardini

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