Alle ore 8 di oggi è iniziato lo screening di massa in Alto Adige con l’obiettivo di sottoporre almeno 350.000 persone (il 70% della popolazione altoatesina), al test del tampone rapido.
Gli esami a tappeto dureranno tre giorni, fino a domenica, dalle 8 alle 18. Vengono effettuati in tutti i Comuni dell’Alto Adige, in quasi duecento presidi. In molteplici casi si tratta delle palestre dei seggi elettorali. Come da prassi, coloro che risulteranno asintomatici, avranno l’obbligo di quarantena di dieci giorni. Con questo screening di massa la Provincia autonoma intende piegare la curva dei contagi e stabilizzare il numero con l’obiettivo di avere un indice Rt sempre più basso, dal momento che è stata classificata in zona rossa. Intanto, nella giornata di martedì riapriranno gli asili e le scuole elementari.
Al momento sono circa 60mila gli altoatesini che si sono prenotati per lo screening di massa in corso fino a domenica. Dati che vengono riferiti dal direttore generale dell’Azienda sanitaria Florian Zerzer all’Ansa. Nei comuni minori i test avvengono via prenotazione e appuntamento, mentre in quelli maggiori durante le finestre temporali prestabilite. Zerzer aggiunge inoltre che “in tutti i comuni dell’Alto Adige sono in funzione 600 linee di test, i tamponi veloci avvengono ad un ritmo di uno ogni 1-2 minuti”.
A Bolzano, oltre alla stampa nazionale e internazionale, sono sopraggiunti anche tre osservatori del governo austriaco per studiare lo svolgimento e l’andamento dello screening di massa. Tra i cittadini in fila davanti al centro Vintola a Bolzano, anche l’ex senatore Francesco Palermo. “Forse i turni non si sarebbero dovuti svolgere in una giornata lavorativa, ma in questo momento la salute pubblica ha la precedenza su tutto”, ha spiegato.