Il rover Perseverance della Nasa ha trovato sulla superficie di Marte rocce che contengono molecole organiche e che, secondo gli esperti dell’agenzia spaziale americana potrebbero essere una “possibile firma della vita“, ossia riconducibili “a una sostanza o a una struttura che potrebbe testimoniare l’esistenza di una
vita passata sul pianeta rosso, ma che potrebbero anche essere state prodotte senza che ci fosse vita”. Lo hanno annunciato i responsabili della missione in una conferenza stampa online, convinti che le rocce marziane conterrebbero carbonio, idrogeno e ossigeno.
Non si tratta certo delle prime molecole organiche scoperte sul pianeta rosso: già nel 2013 e poi nel 2018 un altro rover della Nasa, Curiosity, aveva scoperto sul suono marziano molecole che contenevano elementi “comunemente associati alla vita”, “ma che possono essere associate anche a processi non biologici”, come dissero allora i responsabili della missione.