PERGOLA (PU) – Scoperta una possibile opera di Raffaello Sanzio. Il dipinto, raffigurante Maria Maddalena con le sembianze di Chiara Fancelli – moglie del Perugino, maestro del pittore urbinate -, appartiene a una collezione privata all’estero ed è stato oggetto di uno studio scientifico condotto di concerto tra la sede di Ascoli Piceno dell’Università di Camerino, che ha fornito i dati, e alcuni esperti internazionali, tra cui Jean-Charles Pomerol, professore emerito alla Sorbonne.
A darne notizia i curatori della Conferenza Internazionale “La bellezza ideale. La visione di perfezione di Raffaello Sanzio”, tenutasi a Pergola (Pesaro- Urbino) nel pomeriggio di domenica 17 settembre, alla quale hanno partecipato esperti del calibro di Maria Cecilia Visentin, docente pontificia specializzata in iconografia religiosa dell’ordine dei Servi di Maria e Annalisa di Maria, tra i massimi esperti internazionali del Rinascimento italiano. Nel corso della conferenza è stato annunciato, inoltre, che lo studio sarà pubblicato la prossima settimana sulla rivista Open Science, Art and Science con il titolo “La Maddalena di Raffaello ovvero quando l’allieva supera il Maestro”.
Per gli esperti si tratta di “un supremo risultato artistico del Rinascimento italiano” e la paternità in capo al pittore di Urbino sarebbe evidente dalla tecnica dello spolvero per trasferire il disegno preparatorio – mai impiegata da Perugino -, oltre a una profonda conoscenza delle proporzioni matematiche, tanto note a Raffaello quanto sconosciute al suo maestro. Di parere contrario, invece, è lo storico dell’arte e sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi che ha escluso ogni “possibilità che il dipinto sia del maestro urbinate. Si basa su una conoscenza di pochi trattandosi di un’opera di una collezione privata”. Secondo Sgarbi si tratterebbe, infatti, di un prototipo di Perugino.