Blitz contro una loggia massonica segreta a Castelvetrano, in Sicilia. I carabinieri hanno eseguito 27 arresti nel corso dell’operazione Artemisia per reati contro la Pubblica Amministrazione, contro l’amministrazione della Giustizia nonché associazione a delinquere segreta.
Tra le persone fermate spicca il nome di Francesco Cascio, 55 anni, dipendente dell’Asp di Palermo, ex presidente dell’Assemblea regionale siciliana ed ex deputato nazionale di Forza Italia. Il politico siciliano era già stato coinvolto in un’inchiesta per voto di scambio per le elezioni regionali del 2012. Nel 2016 il gup di Palermo lo aveva condannato con rito abbreviato a due anni e otto mesi, con sospensione dall’Ars per effetto della Legge Severino. A dicembre 2017 era stato però assolto e riabilitato.
Arrestati anche Giovanni Lo Sciuto, ex deputato regionale di Forza Italia e già membro della commissione regionale Antimafia, e Felice Errante, ex sindaco di Castelvetrano che nel 2012 aveva vinto le elezioni proprio contro Lo Sciuto.
Secondo gli investigatori la loggia, formata da politici e professionisti, mirava a manovrare le scelte dell’amministrazione comunale, dai finanziamenti alle nomine, arrivando anche a notizie sulle indagini condotte dalla magistratura.
“Quando nel febbraio del 2017 denunciai l’intreccio tra massoneria e referenti regionali, fui accolto da una minaccia di vendetta che puntualmente fu attuata con il mio licenziamento nell’agosto dello stesso anno”, dichiara l’ex presidente di Riscossione Sicilia, Antonio Fiumefreddo, aggiungendo che questa indagine evidenzia con forza quale sia il livello del patto criminale in Sicilia.