Embla Jauhojärvi. Capelli lunghi biondi e occhi chiari, fino a ieri viveva tra le vie centrali di Roma e dormiva sotto una pensilina.
Questo il nome della ragazza che risolve il mistero della senzatetto ventunenne che abitava, da diverse settimane, tra il Pantheon e Piazza Navona.
Spesso la famosa trattoria “Alfredo alla Scrofa” le dava qualcosa da mangiare. Anche altri ristoratori e negozianti del posto hanno cercato di aiutare quella giovane educata e gentile, ma sempre di poche, pochissime parole.
Embla soffre infatti della sindrome di Asperger, una malattia simile all’autismo che comporta difficoltà nell’interazione sociale, schemi di comportamento ripetitivi e attività e interessi ristretti.
Diceva di chiamarsi Leonetta Anna e di essere inglese, di Londra. Ieri sera, grazie alle tante segnalazioni del web, il padre della ragazza, Tahvo Jauhojärvi, da Stoccolma ha riconosciuto sua figlia.
Si legge dal Corriere della sera come tutto è partito da un post di una signora, Lorena Kollobani, che l’aveva vista spesso vagare smarrita per le strade del centro; così ha pensato di inviare delle immagini della ragazza, scrivendo sulla pagina Facebook di Missing persons of America: “Salve. Non so neanche se è americana. L’ho vista per le strade di Roma. Dorme fuori e penso abbia problemi mentali. Ma sembra che non sia abituata a questo tipo di vita perché non accetta soldi, ed è molto educata, anche quando mangia”.
Da quel momento è cominciata la “caccia sui social” che ha visto coinvolte anche alcune testate internazionali per ricostruire l’identità della ragazza.
Il Daily Mail aveva ipotizzato che si potesse trattare di Madeleine McCann, scomparsa in Portogallo nel 2007 mentre era in vacanza con i genitori, altri siti la davano per Amanda Adlai, che venne rapita in Michigan nel 2008, e altri ancora per Maria-Brigitte Henselmann scomparsa in Germania sempre nel 2008.
Diverse anche le indiscrezioni circolate a riguardo, come quella scritta su The Sun che raccontava di come la ragazza non parlasse italiano e che rispondesse soltanto in lingua inglese
A settembre Embla era stata fermata dalla polizia e a ottobre dai carabinieri, ma non avendo mai commesso reati, non avendo mai dato fastidio a nessuno le forze dell’ordine non hanno avuto sufficienti motivi per trattenerla, anche se le avevano preso le impronte digitali.
Nella serata di ieri la mamma e il fratello di Embla sono partiti per raggiungere l’Italia.