NEWS ANSA

Sito aggiornato alle 13:20 del 22 novembre 2024

HomeCronaca Mancato soccorso nel naufragio in Calabria
scontro sul ruolo della Guardia costiera

Migranti, botta e risposta
tra Frontex e Capitaneria
sulle prime ricostruzioni

Le vittime salgono a 67

pronto un nuovo "piano Salvini"

di Giulia Mutti01 Marzo 2023
01 Marzo 2023

Camera ardente delle vittime del naufragio di Crotone / Foto Ansa

CROTONE – A quattro giorni dal naufragio di migranti avvenuto sulle coste di Crotone, è scontro di versioni su cosa sia realmente accaduto e su chi sia responsabile della strage che ha causato la morte di 67 persone.

La Guardia Costiera interviene e il comandante della Capitaneria di porto di Crotone, Vittorio Aloi, riferisce di non aver mai ricevuto nessun allarme dall’agenzia Frontex che per prima, attraverso un velivolo, aveva notato la presenza di un barcone in mare aperto. La mail inviata dall’agenzia, indicava, infatti,  “una buona galleggiabilità” , ma sicuramente la presenza di più di una persona a bordo. Nonostante l’accaduto, il comandante richiede estrema cautela. “Crediamo di aver operato secondo le nostre regole d’ingaggio. Sono provato umanamente ma professionalmente sono a posto” conclude con convinzione.
Le indagini della Procura di Crotone proseguono e la Guardia Costiera  si è detta pronta a testimoniare se sarà necessario con  “atti alla mano, brogliacci di telefonate, comunicazioni che ci sono state” come evidenzia Aloi.
Anche il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi prende posizione e rinnova la necessità di attribuire responsabilità dopo una tragedia come questa.

La ricostruzione dei fatti 

Secondo le prime ricostruzioni i nodi e le criticità della vicenda sembrano molte. Un primo allarme sembrerebbe partito da Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera. Sono le 22.30 di sabato 25 febbraio, quando il velivolo Eagle 1 avvista un’imbarcazione nel mar Ionio a 40 miglia dalle coste italiane: viaggia a 6 nodi e sembra in buone condizioni. Tuttavia, l’Agenzia segnala la barca all’Icc, l’Istituto che si occupa delle operazioni di polizia in coordinamento con la Guardia di finanza. La segnalazione arriva anche alla Centrale operativa della Guardia costiera di Roma. La Capitaneria di porto, di conseguenza, si tiene fuori da qualsiasi intervento. È la Guardia di finanza che invia due motovedette, una da Taranto e una da Crotone per monitorare la situazione. Le due imbarcazioni sembrerebbero non aver individuato il barcone, viste anche le pessime condizioni del mare. L’allarme viene dato dopo che il barcone naufraga vicino alle coste di Steccato di Cutro. 

La risposta del governo

Presto verrà varato un nuovo decreto sugli sbarchi. Un pacchetto sul quale sta lavorando il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e che potrebbe essere portato in Consiglio dei Ministri nelle prossime settimane. L’obiettivo sembra essere quello di voler ripristinare un nuovo “piano Salvini”. Al centro un maggiore irrigidimento sulle procedure di sbarco e di richiesta di asilo, nodo cruciale è la possibile chiusura dei porti già utilizzata nel governo Conte I. 

 

Ti potrebbe interessare

logo ansa
fondazione roma
Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig