I paesi che ospitano i sistemi missilistici statunitensi diventeranno “obiettivi” militari per la Russia se gli Stati Uniti si ritireranno dal Trattato sulle forze nucleari intermedie, l’Inf. Lo ha detto il capo dello Stato Maggiore russo, il generale Valery Gerasimov, in un briefing per gli attaché militari stranieri. Lo riporta la Tass.
“In quanto militari professionisti – ha detto Gerasimov – dovreste capire che i paesi che ospitano i sistemi statunitensi con missili a raggio corto e intermedio diventeranno gli obiettivi per le misure di rappresaglia della Russia”.
Mike Pompeo, segretario di Stato statunitense, ha annunciato infatti al vertice Nato di Bruxelles che gli Stati Uniti inizieranno il processo per “sospendere i loro obblighi dal trattato Inf in sessanta giorni”, a seguito di violazioni da parte della Russia sul bando delle forze nucleari a raggio intermedio.
Il diplomatico americano, oltre a chiedere il rispetto dei patti stabiliti, ha aggiunto che “ci troviamo davanti agli imbrogli della Russia rispetto ai propri obblighi di controllo degli armamenti. Possiamo nascondere la testa sotto la sabbia o possiamo adottare azioni all’insegna del buon senso per rispondere alle evidenti violazioni, che non si sono concretizzate da un giorno all’altro”.
Pronta la difesa di Mosca. Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri, ha sottolineato che “la Russia si attiene strettamente alle norme del trattato, e la parte americana ne è consapevole”, negando così le accuse di violazione del trattato Inf.