Il latte invade ancora le strade. Il fiume bianco di proteste non si ferma. La tregua di tre giorni che i pastori sardi avevano concordato con le istituzioni è durata solo una notte. Ieri i manifestanti sono tornati ad assalire una cisterna, versando il latte che trasportava per strada e manifestando il loro dissenso nei confronti della proposta del governo di portare il prezzo del latte a 0,72 centesimi al litro. La richiesta dei pastori, invece, è di arrivare a 1 euro.
“Sono necessarie misure strutturali per portare il prezzo del latte ovino a un euro”, ha detto oggi il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, ospite della trasmissione ‘Uno Mattina’. “A un euro ci si arriva – ha dichiarato il ministro –, ma le industrie di trasformazione ci dicono che ora non riescono ad arrivarci”.
Tra le proposte per risolvere la situazione c’è anche quella di nominare un prefetto “che si occupi di gestire, analizzare e fare indagini sui potenziali abusi, controllare eventuali violazioni della legge da parte della filiera”, ha proseguito il senatore.
Contraria alla proposta dei 72 centesimi anche la Coldiretti, che in una nota scrive: “L’acconto iniziale di 72 centesimi al litro è motivo di insoddisfazione perché si trova sotto i costi variabili medi di produzione certificati dal recente studio Ismea”. Secondo la Coldiretti “bisogna inserire una clausola che garantisca di raggiungere l’obiettivo di un euro per il prezzo del latte pagato ai pastori da parte degli industriali”.
Nel frattempo l’assessore al Bilancio della Sardegna, Raffaele Paci, ha annunciato che domani mattina è in programma una riunione con tutti gli istituti bancari coinvolti sul tema del prezzo del latte e che, lo stesso giorno, la Giunta approverà una delibera per tracciare il percorso con l’obiettivo di portare il prezzo del latte oltre l’euro.