È ancora scontro tra Roma e Parigi dopo le parole di domenica del vicepremier Luigi Di Maio che non sono passate inosservate all’Eliseo e a Emmanuel Macron. Nella serata di ieri, l’ambasciatrice italiana a Parigi Teresa Castaldo è stata convocata urgentemente a Quai D’Orsay, sede del Ministero degli Esteri. Qui la diplomatica ha dovuto chiarire le ragioni che hanno mosso il vicepremier pentastellato ad accusare la Francia di alimentari i flussi migratori, a causa della valuta in vigore, il franco Cfa, perché “impoverisce l’Africa”.
L’intervento di Castaldo non ha placato però l’ira di Parigi che, ancora, è costretta a rispondere alle esternazioni di alcuni esponenti del governo di Roma. Nell’incontro durato meno di un’ora, il dicastero francese ha bollato le parole di Di Maio come “ostili e senza motivo visto il partenariato della Francia e l’Italia in seno all’Ue”.
Il vicepremier Di Maio ottiene il sostegno dal collega di governo, l’altro vicepremier Matteo Salvini. il leghista, che dice di non voler “prendere lezioni di umanità dalla Francia”, ha affermato oggi negli studi tv di Mattino 5 che “la Francia è tra chi sottrae ricchezza ai popoli dell’Africa”. Sugli sbarchi ha poi aggiunto che “in Libia la Francia non ha alcun interesse a stabilizzare la situazione” perché ha obiettivi opposti a quelli italiani.
Di Maio riceve anche il sostegno dal compagno di partito Alessandro di Battista che ha rincarato la dose della polemica: “Il neocolonialismo della Francia ha danneggiato gli interessi italiani e il futuro dell’Africa”.
L’Unione Europea cerca di mediare le controversie tra Parigi e Roma. Il presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani, intervenendo a Catania, ha richiamato all’unità e collaborazione tra i due paesi, “per risolvere il problema dell’immigrazione”, al fine di realizzare unitamente una strategia a lungo termine di accoglienza.
