Continuano le polemiche tra Italia e Francia. Dopo le accuse di neocolonialismo, mosse negli ultimi giorni dal vicepremier Luigi Di Maio e da Alessandro Di Battista nei confronti del governo transalpino, è il turno del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. A margine della visita al World Economic Forum, che si sta svolgendo nella cittadina svizzera di Davos, il premier si è infatti detto contrario all’impegno francese di riservare un seggio permanente nel Consiglio di Sicurezza dell’Onu alla Germania (come previsto nel trattato da poco siglato dai due paesi ad Aquisgrana).
“Oggi leggiamo il testo del trattato franco-tedesco molto ricco di riferimenti all’Unione europea. Solo che poi si precisa – prosegue Conte – che la priorità della diplomazia franco-tedesca è allargare il consiglio di sicurezza Onu a un singolo stato membro dell’Unione. Non si è però sempre detto che l’Unione europea dovrebbe avere un proprio seggio permanente?”. Con queste parole il premier ha espresso la posizione del governo italiano.
Il presidente del Consiglio ha poi tirato una seconda frecciata al governo d’oltralpe sulla situazione Fincantieri-Stx, criticando la richiesta francese a Bruxelles di fare luce sull’operazione che porterà l’Italia ad avere un controllo maggioritario sull’azienda: “Si tratta di un atteggiamento ambiguo e poco comprensibile”.
In un contesto politico così teso tra i due paesi, prova a calmare le acque il Commissario europeo agli Affari Economici Pierre Moscovici, che, in un’intervista alla Stampa, parla di destino comune tra i due Paesi e riconosce i meriti italiani nella costruzione europea, ribadendo il concetto che un’Italia indebolita da vicissitudini economiche renderebbe debole la stessa Unione europea. “Avere una crisi fatta di sole provocazioni non ha senso. E’ assurdo e deve finire” ha commentato il Commissario al Tg5.