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Sconfitta Italia solo ai rigori. Scontri fuori allo stadio di Fortaleza. Domenica finale terzo posto con l’Uruguay

di Marco Stiletti28 Giugno 2013
28 Giugno 2013

Un finale amaro (zero a zero fino ai supplementari e poi 7-6 Spagna dopo i calci di rigore ad oltranza) perché mai come stavolta, il confronto tra noi e i pluricampioni è stato così equilibrato. Resta, però, l’incubo Spagna, che dal Mondiale Usa ’94 con le bellissime reti di Roberto Baggio non riusciamo a battere. Questa volta, però, l’Italia è andata vicino, solo un tiro alto di Bonucci ha decretato la definitiva resa e l’uscita dalla Confederation Cup.

Una squadra ritrovata.  Nonostante la sconfitta, in campo però è andata un’Italia coraggiosa che nessuno si aspettava, che ha persino messola Spagna alle corde. L’Italia non avrebbe meritato la sconfitta, ma ai rigori qualsiasi cosa può succedere. Tutto il pubblico di Fortaleza, ieri, ha tifato Italia. Molti erano con gli azzurri che hanno imparato dalla debacle di Kiev di appena un anno fa quando le furie rosse sempre di Vicente Del Bosque ci batterono4 a 0. L’Italia ha giocato un primo tempo di grande intensità costruendo quattro palle gol, due nitide con Maggio, trovando però sempre Casillas attento. Dall’altro canto,la Spagna ha giocato male per90’ e bene nei supplementari. Le furie rosse hanno cominciato a correre, quando gli azzurri davano segni di stanchezza, ma il palo di Giaccherini al4’ del primo tempo supplementare avrebbe potuto cambiare la storia della partita, così come quello nel finale di Xavi, avrebbe potuto evitare il supplizio dei rigori. Resta il fatto che Prandelli, comunque, anche in questa Confederation ha spinto l’Italia più in alto che poteva, esattamente come un anno fa quando arrivò con gli azzurri alla finale del campionato europeo 2012 a Kiev.

Continuano gli scontri. Ora gli scontri tra manifestanti e polizia non avvengono solo quando gioca il Brasile, ma anche quando c’èla Nazionale. Secondo i dati resi noti dalla Segreteria di sicurezza pubblica, sette persone sono rimaste ferite, 84 i fermati. I cinquemila dimostranti, durante gli scontri controla Polizia, hanno lanciato pietre e distrutto due auto, mentre gli agenti hanno risposto con gas lacrimogeni e proiettili di gomma.

La Nazionale tornerà a casa solo lunedì perché domenica alle 18 all’Arena Fonte Nova di Salvador de Bahia dovrà giocare la finalina del terzo/quarto posto contro l’Uruguay, allenato da Oscar Washington Tabarez, Ultima partita contro i campioni del Sud America fu un’ amichevole per i 150 anni dell’Unità d’Italia del 15 novembre 2011, quando ci batterono, con una rete di Fernandez, 1-0 all’Olimpico.

Marco Stiletti

 

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