“Lo sciopero del trasporto pubblico locale poteva essere evitato”. È questo il commento di Giovanni Luciano, Segretario generale della Fit-Cisl, in merito allo stop nazionale dei mezzi pubblici proclamato da Filt-Cisl, Fit-Cisl, UilTrasporti, Ugl-Fna e Faisa-Cisal. Il rinnovo del contratto nazionale è il motivo dello sciopero, riguardo al quale si portano avanti da anni trattative, ma non si riesce a raggiungere nessun accordo. Il contratto lavorativo è scaduto e si manifesta un disaccordo sulle ore lavorative settimanali.
Lo sciopero di 24 ore si tiene oggi nelle principali città italiane, nel rispetto delle fasce di garanzia. A Roma i mezzi pubblici restano fermi dalle 8.30 alle 17.30 e dalle 20 a fine servizio. Forti disagi alla circolazione nella capitale, la Metro A è attiva ma le corse sono ridotte, la Metro B chiusa aumenta l’agitazione dei cittadini. Malori in metro dovuti all’affluenza di persone che cercano di raggiungere il vagone affollato, anche le scale mobili chiuse contribuiscono ad aumentare le difficoltà dei cittadini. “A Termini i bus non passavano, c’erano centinaia di persone che attendevano sulle banchine e numerose ambulanze per la gente che si è sentita poco bene” ha raccontanto Anna B., studentessa. Nella capitale, inoltre, continua a essere critica la situazione dell’inquinamento che ha superato i limiti per cinque giorni consecutivi. L’assessorato all’Ambiente di Roma ha deciso, approfittando dello sciopero dei mezzi pubblici, di adottare il divieto della circolazione veicolare privata per i veicoli più inquinanti. Se dovesse persistere l’alto livello d’inquinamento, l’amministrazione romana potrebbe adottare per domani, giovedì, il provvedimento della circolazione a targhe alterne.
Alberto Gentile