Scendono in piazza le maestre dei più piccoli. Le educatrici degli asili nido, infatti, sostenute dai sindacati Usb e Usi, hanno indetto per oggi uno sciopero per dire no alla riduzione del personale e al raddoppiamento del carico di lavoro di ogni maestra. Il presidio comincia alle 16 a piazza Bocca della Verità e proseguirà fino alle 20.15 di stasera a piazza di Spagna dove si terrà un flash mob. Sono previsti disagi e chiusure di alcuni asili nido e materne statali per tutto il giorno.
Le insegnati dicono no all’atto del Comune che non prevede più la sostituzione della prima educatrice assente, provocando la rottura del rapporto di una maestra ogni sei bambini. In poche parole: se in un asilo nido ci sono solo due insegnanti, ognuna delle quali gestisce sei piccoli alunni, se una delle due si ammala o resta a casa l’altra dovrà farsi carico di ben dodici bambini. “Nei nidi, ogni giorno, si verificano pericolose situazioni di fuori rapporto, con educatrici lasciate sole anche con più di 10 bambini – ha spiegato Caterina Fida dell’Usb – i carichi di lavoro per le educatrici di ruolo sono insostenibili, mentre molte precarie hanno di fatto perso il lavoro, perché non vengono più chiamate per le supplenze”. La soluzione proposta dai sindacati è, dunque, quella di fare un passo indietro e sospendere l’atto unilaterale. Perché così, ad oggi, non viene garantita la qualità del servizio e la sicurezza dei lavoratori e dei bambini” hanno spiegato Marco D’Emilia della Fp Cgil Roma e Lazio e Giancarlo Cosentino della Cisl Fp Roma e Rieti.
E stasera Flash mob notturno a Piazza di Spagna, organizzato dal gruppo Art EducAzione. Genitori, educatori e insegnanti parteciperanno ad un alternarsi di percussioni e letture di brani tratti da “Rime di rabbia” dello scrittore sardo Bruno Tognolini. Ma le proteste non si fermano qui. Per il 23 maggio è prevista un’altra manifestazione (con corteo dalle 9.30 da piazza dell’Esquilino a piazza Santi Apostoli), mentre Cgil e Cisl hanno annunciato la settimana scorsa di voler indire un altro sciopero nella giornata del 27 maggio.
Boicotta i test invalsi. Per oggi è previsto anche un altro sciopero indotto dai Cobas, stavolta a livello nazionale, per boicottare le prove invalsi in programma per domani nelle scuole medie e superiori. La protesta prevede, dunque, un presidio dalle 10 davanti al Ministero dell’Istruzione e per domani l’Unione degli studenti ha già invitato tutti i ragazzi delle scuole al “boicottaggio dei test”. Il 5 e 6 maggio la stessa reazione era stata manifestata dalle scuole elementari.
Flavia Testorio