“Sta aumentando la distanza tra la politica e il Paese. Noi invece diamo voce al disagio sociale e il Parlamento farebbe bene ad ascoltarci”. Così il segretario della Cgil Maurizio Landini, ha tuonato da Piazza del Popolo, dove è in corso la manifestazione per lo sciopero generale “Insieme per la giustizia”, proclamato per 8 ore insieme alla Uil. “Il Paese ha bisogno di risposte, che finora non sono state sufficienti”, gli ha fatto eco il leader della Uil Pierpaolo Bombardieri.
Cinque le manifestazioni: a Roma, Milano, Bari, Cagliari e Palermo, contro una manovra giudicata inadeguata e un atteggiamento del governo poco attento alle esigenze dei cittadini. I sindacati insistono sulla necessità di un dialogo con l’esecutivo, per dare più risorse a pensionati e lavoratori dipendenti. “Ci sono cinque piazze piene. Qui c’è il Paese reale, ha rimarcato Bombardieri”.
Lo sciopero non riguarda tutti i settori. Non si ferma la sanità, per salvaguardare il diritto alla salute in questa fase di emergenza pandemica e neppure la scuola. Stop invece per i trasporti ed altri settori pubblici e privati. Anche le ferrovie dello Stato sono ferme dalla mezzanotte fino alle 21, nel rispetto comunque delle fasce di garanzia dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21.
Al fianco di Cgil e Uil non c’è la Cisl, che manifesterà sabato 18 dicembre.